Salerno: Cgil “Ancora un altro morto …un altro ancora …altri ancora …”

Una mattanza continua …. notizie che ormai fanno parte di una pratica quasi quotidiana … quasi che non ci fa più caso nessuno … una fiammata … un lapidario cordoglio alle famiglie, un commento più o meno dettagliato dell’accaduto … e poi il nulla!!! Sono diventate purtroppo notizie di routine gli “omicidi” sul lavoro: non è un refuso …. si ribadiamo con forza, omicidi non incidenti. Non possiamo parlare più di un caso o di una fatalità. Basti pensare che in questi anni di crisi dove il Settore ha perso circa 800 mila posti di lavoro, il numero di infortuni mortali ad oggi è lo stesso del 2010. Chi afferma che il numero dei morti si è ridotto sbaglia, è una strage inaccettabile.  Non è più concepibile morire di lavoro senza che ci sia nessun colpevole, nessuno che paghi per delle morti assurde quanto premature. Bisogna rendersi conto che promuovere la prevenzione e la formazione, pur se importanti, non basta più se contemporaneamente non si intensifica la lotta all’irregolarità e all’elusione delle regole. Serve anche una vertenzialita’ contrattuale diffusa sui territori chiamando alla mobilitazione i lavoratori…incalzare enti locali e quelli preposti alla prevenzione e controlli, stazioni appaltanti e mondo delle imprese a condividere interventi che arginino l’escalation letale del fenomeno, magari coinvolgendo il mondo della scuola e della cultura territoriale. E’ inconcepibile che un vasto territorio come quello della Provincia di Salerno, non esista a livello di Prefettura, un Protocollo di Intesa per la Legalità e la Sicurezza, con il fine di impedire il fenomeno del lavoro irregolare e garantire la piena applicazione dei contratti di lavoro, garantendo ed assicurando il rispetto delle norme di legge in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con la costituzione di un Osservatorio permanente di cui faranno parte i rappresentanti dei soggetti firmatari, con lo scopo di monitorare la concreta realizzazione e applicazione di quanto contenuto, nonché di un Comitato per la sicurezza per gli aspetti relativi alla tutela della salute e dell’integrità fisica. Bisogna mettere mano alla legislatura in materia che negli anni ha subito vere e proprie picconate e occorre rafforzare controlli e sanzioni, agire efficacemente nei confronti soprattutto di quelle Imprese che continuano ostinatamente a ritenere la sicurezza un costo da abbattere e su cui poter trarre profitti e scaricare gli eccessivi ribassi. Insomma come andiamo affermando da tempo, occorre garantire`sanzioni più certe ed efficaci. Il governo lo ha già fatto per le vittime della stradale, può farlo anche per quelle sul lavoro:  nel pieno rispetto dello stato di diritto, di fronte ad accertate responsabilità, la morte sul posto di lavoro deve essere considerata un omicidio,

Fillea CGIL Salerno –   Il Segretario Generale Luigi Adinolfi