Salerno: processione della Madonna del Carmine tra fede e folklore

Rita Occidente Lupo

Anche quest’anno la Vergine del Carmelo, solennemente onorata con novena, preghiere, liturgia eucaristica, fino al clou della processione. Che nell’attraversare il rione Carmine, come ogni anno ha sostato nel luogo di Cura della Clinica Tortorella, per una benedizione speciale agl’infermi. Una manifestazione liturgica accorsata, non disertata dalle autorità civili, tinta di note folkloristiche, con sbandieratori metelliani tra tamburi e zampogne. Un bagno di fede, a detta del rettore Mons. Benedetto D’Arminio, che non cessa di ravvivare la fede nel popolo cristiano, quotidianamente presente nel tempio di culto, eretto a Santuario dal vescovo emerito Mons. Gerardo Pierro. La SS.Vergine del Carmelo, la cui predilezione non ristretta al popoloso quartiere Carmine, venerata in ogni tempo dall’Arciconfraternita, capeggiata dal priore Paolo Califano e dal terz’Ordine, retto da Marta Quaranta, che per l’occasione hanno indossato scapolari ed abiti come quelli della sacra Effigie. Ai balconi, coperte damascate, tra petali di rose e fuochi d’artificio augurali, salutanti anche i portatori che, ossequiosi al rito, sia all’inizio che alla fine, hanno rinnovato la professione di fede del ruolo. A sera, sugli ultimi riverberi del giorno, per tanti la ricaricata speranza che, la Madre del Cielo, non lesina grazie e favori ai figli supplici, che L’invocano Madre!