Roma: Governo, Giordano-Colonnese, risposta Question Time su nomine Sanità in Campania

“Non possiamo che ritenerci contentissime dell’atteggiamento del Ministero della Salute che, come noi, ha informato Palazzo Chigi dell’illegittimità costituzionale della legge regionale con cui Vincenzo De Luca ha nominato ieri i primi tre direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie di Napoli, ma esiste ancora un problema che solo il Governo può risolvere impugnando la legge e le nomine fatte da De Luca”. E’ quanto dichiarano le due deputate del M5S, Silvia Giordano e Vega Colonnesse, che in commissione Affari sociali hanno rivolto un question time sollevando profili di illegittimità costituzionale della legge regionale e chiedendo al Governo di impugnare la norma.“Fino a quando si tratta di una pura questione politica spetta al Pd risolverla al proprio interno – continuano – ma qui si tratta di sanità e della salute dei cittadini, e questo personaggetto e bambolino, purtroppo non imbambolato, continua a fare quello che vuole con il consenso tacito del Partito Democratico e del Governo. Abbiamo già sopportato il silenzio politico quando De Luca, da condannato in primo grado, sotto la scure della Severino, si è candidato alle primarie per poi vincere le elezioni e governare da presidente ineleggibile. Quindi, visto i precedenti, dobbiamo constatare con rammarico che quando si tratta di prendersi una responsabilità politica, il Pd aspetta che sia sempre la magistratura a fare il primo passo”.“Oggi, qui, stiamo parlando di salute, in una regione come la Campania già attanagliata da grossi problemi di garanzia dei Lea e di coperture organiche ed economiche, e se Palazzo Chigi non prenderà la decisione giusta di impugnare la legge regionale e bloccare l’avanzata di De Luca in sanità, prima i poi anche in Campania i cittadini puniranno il Pd. Già a Salerno De Luca si è comportato da padrone, ora siamo in Regione Campania e si sa che la sanità è un enorme ed appetibile bacino di voti, perciò cerchiamo di evitare queste cafonerie e sceriffate che i cittadini non meritano”.