Treni della morte?

di Rita Occidente Lupo

Andria e Corato…un tratto di strada ferrata…poi il finimondo. La fine per 25 vittime e 40 feriti, che in una giornata come tante, sotto le sferzate dardaniche di Scipione, non immaginavano di trovare la morte dei topi. Quella di chi resta imprigionato, impotente di potersi liberare dall’involucro letale. Questo in tarda mattinata avvenuto con lo scontro di due treni, in opposte direzioni, che scontrandosi frontalmente, hanno annientato tanti. Dolore, shock, non solo in Puglia. Dai vertici governativi, che hanno garantito di esigere chiarezza sulla dinamica del luttuoso sinistro, giacchè al momento ancora non si conosce bene a chi ascrivere tale pluriomicidio, all’ultimo cittadino, in fila per donare sangue. Ora anche il piccolo Samuele, scampato e messo in salvo dalle lamiere incastranti, si renderà conto di quanto è successo. Dinanzi a tale sciagura, oltre il balletto di responsabilità, soltanto il silenzio può tramutarsi in preghiera per i morti, pretesa di giustizia per i feriti!