Eboli: maggioranza comunale, documento capigruppo a difesa della città

Non si può non riconoscere al consigliere Damiano Cardiello una lettura “singolare” della realtà, visto che è l’unico ad avere inteso una riflessione generale da parte del sindaco Cariello come se fosse una risposta ad un singolo episodio. Una lettura evidentemente figlia delle temperature calde di questi giorni. La reazione del Sindaco è stata giusta, rispetto alla mistificazione dei fatti posta in essere ai danni della Città di Eboli. Questa, una congettura che, partendo da una risposta da parte del Ministero che diceva chiaramente “non è possibile ancora dire nulla”, veniva fatta passare invece, per interesse a screditare la Città, come “non si è fatta attendere la risposta”. Noi per primi siamo in attesa che si chiarisca la vicenda del presunto voto di scambio, come attendiamo sempre ogni sentenza senza interferire nel lavoro dei magistrati ai quali non proviamo quotidianamente a sostituirci. Ma questo episodio non inficia la grande e storica vittoria degli ebolitani che nelle urne dello scorso anno hanno spazzato il vecchiume politico che aveva ingessato Eboli, indicando chiaramente a chi affidare la città e chi relegare al ruolo di bocciati. Non c’è da parte nostra nessun attacco verso la famiglia Cardiello, ma va riconosciuto che essi tentano affannosamente ed inutilmente di trovare motivi di illegalità nell’azione amministrativa a costo di giocare sulla pelle e sull’immagine di tutti i nostri concittadini. È evidente che fanno finta che non vi siano problemi veri nella città, forse per mancanza di proposte da presentare. Non si affanni tanto infine, il consigliere Cardiello, a richiamare continuamente l’ANAC e la figura di Cantone, perché a quest’organismo siamo noi stessi a sottoporre i nostri atti. Questo, in modo che, oltre alla reatà dei fatti, anche l’organismo preposto certifichi la regolarità dei comportamenti amministrativi. Ad ogni modo fa piacere che, dopo anni di irregolarità e di tombale silenzio da parte di chi da 20 anni è seduto a Roma, oggi all’improvviso ci si svegli, evidentemente, dopo un brutto sogno, forse un incubo cominciato dopo il risultato delle elezioni amministrative dello scorso anno. La città li ha dichiarati sconfitti, basterebbe farsene una ragione.

I capigruppo consiliari di maggioranza