Ritorna la moda del grembiule nella “Buona Scuola”
di Rita Occidente Lupo
Scuole aperte d’estate, ma senza grembiule. Infatti, in alcune città, le aule resteranno aperte per varie attività che nel corso dell’anno, gli studenti super indaffarati dai compiti, rischiano di bypassare. Ovviamente, in abbigliamento pratico! Al di là della decisione in Trentino Alto Adige, di ritornare al grembiule, da tempo riposto nell’armadio. Correvano gli anni ’80, quando iniziò a saltellare tale abbigliamento, specialmente tra i teen agers in cerca di griffe da osteggiare. Se un tempo, il grembiule serviva a riparare dalla polvere del gesso alla lavagna, a distinguere tra allievi e non, a coprire e rendere tutti uguali, col tempo un optional che qualche nostalgico ha tentato ogni tanto di rispolverare, dalla soffitta della scuola tradizionale. In alcuni Istituti, al posto del grembiule, divise, a mo’ di college, emulando mode inglesi! Ma il classico grembiule, con tanto di fiocco e colletto inamidato o merlettato, tra le foto ingiallite dell’album dei ricordi. Insieme alla cartella, antesignana di zaini e trolley. Dalla regione a statuto speciale invece, il dictat per gli allievi di ogni ordine e grado dal prossimo anno! Forse la voglia, in chiave di Buona Scuola, di voler recuperare quanto un tempo la palestra di vita, di deamicisiana memoria, ha lasciato in eredità. Alunni e studenti delle scuole del Trentino, con tradizionale grembiule o divisa lanceranno il recupero di una tradizione. Un’iniziativa politica che va nel senso dell’azzeramento delle disuguaglianze tra gli studenti, spiegano gli amministratori locali. Occorrerà verificare cosa ne penseranno gli allievi al prossimo driin della campanella!