Salerno: presidio Cgil, Cisl e Uil per estensione permesso di soggiorno per chi ha perso lavoro

CGIL, CISL e UIL hanno indetto per il prossimo 28 giugno un presidio presso la Prefettura – Piazza Amendola – dalle ore 11.00 alle ore 12.00, per chiedere al Governo di estendere a 24 mesi il permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro. Analoga manifestazione avverrà in tutta Italia. Negli ultimi anni 8 anni, la crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri, tanto che il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 17%. Sono tantissimi i lavoratori migranti nel salernitano che, a seguito della normativa restrittiva vigente nel nostro Paese, vedono messa in discussione la loro permanenza perché non riescono a rinnovare il permesso di soggiorno per mancanza di lavoro.“Visto il perdurare delle mancate risposte alle nostre continue richieste all’Esecutivo, con la mobilitazione nazionale del prossimo 28 giugno, chiediamo di estendere a due anni la durata del permesso vincolando il provvedimento alla messa in atto di concrete politiche attive del lavoro; sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno; lotta al lavoro nero ed al grave sfruttamento che ne scaturisce”  è quello che dicono  i vertici delle tre sigle sindacali salernitane: Maria Di Serio, Matteo Buono e Gerardo Pirone. A causa del mancato rinnovo dei permessi moltissimi emigranti sono finiti nell’illegalità del lavoro sommerso che alimenta un grave sfruttamento lavorativo e quindi, fenomeni di lavoro forzato. Un tunnel da cui è difficilissimo uscire ed in cui vengono virtualmente cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro. Con la legge 92/2012 si è elevata la durata del permesso per attesa occupazione da sei ad un anno minimo, con la possibilità di essere ulteriormente rinnovato per “tutto il periodo di durata della prestazione di sostegno al reddito percepita dal lavoratore straniero, qualora superiore” e nel caso in cui egli dimostri l’esistenza di un “reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale”. Ed infine le tre sigle sindacali salernitane: “Chiediamo di monitorare il comportamento delle Questure affinché il permesso venga correttamente e omogeneamente rinnovato su tutto il territorio nazionale ”. CGIL CISL e UIL hanno chiesto al Prefetto di poter essere ricevuti per consegnare un documento a sostegno delle ragioni della mobilitazione.