Salerno: amministrative, Cardella “Video meliora proboque, deteriora sequor”
Noi non ci arrendiamo mai e le battute di arresto non ci demotivano né tantomeno ci abbattono, ci vuole ben altro. Ma una analisi attenta e puntuale va fatta a tutto campo e non faremo prigionieri. La politica così come la intendiamo noi è un’arte nobile, una visione della vita fondata sull’onore e sulla parola data, sulla trasparenza, sull’onestà intellettuale, sulla coerenza. L’area politica che rappresentiamo da domani non sarà più rifugio per chi ha tramato nell’ombra ed ha remato contro. Il controllo sociale della città da parte dei signori dei voti che, guarda caso sono quelli che hanno le mani sulle società partecipate; il voto pilotato nei seggi; la compulsione da parte di taluni candidati nei confronti degli elettori che hanno fame di lavoro; il ricatto morale e le minacce velate; l’astensionismo che ci penalizza; il “farabuttismo” di taluni all’interno della nostra area politica. L’arroganza degli “Eredi al trono” che pensano che Salerno sia una monarchia; l’incompetenza di pochi presidenti di seggio che non hanno attribuito centinaia di preferenze non sapendo assolutamente nulla di come leggere le nuove schede elettorali, l’inutilità di tanti rappresentanti di lista che non hanno contestato e fatto mettere a verbale i voti non assegnati; la conclamata partigianeria di tanti presidenti e scrutatori assoldati dal sistema di potere che da 23 anni soggioga la città e i salernitani; Il fumo negli occhi del “MILIARDO DI EURO” che verrà….e il tempo è galantuomo e vedremo cosa succederà…. Tutti fattori che ci fanno riflettere e capire perché si è giunti a tanto. Da oggi inizia una nuova stagione di opposizione. Da oggi inizia un nuovo corso che ci dovrà vedere puntuali, precisi e formidabili propositori di soluzioni alternative, perché la sterile opposizione che si limita alla denuncia ma non produce proposte alternative valide non serve a nulla e non ci può far cambiare lo stato attuale delle cose. Non molliamo, non ci fermiamo. Ovidio ce lo insegna: “Video meliora proboque, deteriora sequor” (vedo il meglio e l’approvo, ma seguo il peggio). Questo hanno fatto i salernitani. A noi il dovere e l’ardito compito di fargli cambiare idea in futuro, un futuro che non sa di mare ma che sa di nuove sfide, di nuova destra, di nuovi uomini, di nuove speranze che devono concretizzarsi in certezze attraverso una azione politica incisiva di denuncia e di proposta alternativa a questo sistema di potere. A Vincenzo Napoli che oggi non ha più un ruolo di facente funzione ma di sindaco eletto, il mio migliore augurio di buon lavoro e soprattutto di “autonomia decisionale”. Sono sicuro che vorrà ascoltare tutti, per il bene della città. Spero che affronti le emergenze e risolva subito i problemi emersi in questa campagna elettorale che da anni denunciamo restando inascoltati, relativi al decoro della città, all’abbandono delle periferie, alla erogazione dei servizi pubblici essenziali. Chiederò immediatamente un incontro con il primo cittadino per capire quale siano le sue intenzioni circa la risoluzione di alcune inefficienze che mortificano l’intelligenza di tutti.
Pietro Cardella