Pagani: Madonna delle Galline, Asl “Non rilasciata autorizzazione per volatili”

“A poco più di un mese di distanza, è arrivata la risposta dell’Asl di Pagani alla quale avevo chiesto di visionare mediante regolare richiesta di accesso agli atti, le autorizzazioni sanitarie e le eventuali prescrizioni, per l’utilizzo di animali vivi nell’ormai celebre festa religiosa della “Madonna delle Galline”. La risposta dell’Asl è stata precisa: “Non è stata rilasciata nessuna documentazione autorizzativa relativa alla manifestazione religiosa, per lo svolgimento della processione de “La Madonna delle Galline” tenutasi in Pagani (Sa)…” – asserisce l’On. Bernini M5S- “È inaccettabile che nel 2016 si organizzino tali manifestazioni senza rispettare le normative esistenti. Adulti e bambini con in mano esseri senzienti come fossero oggetti e senza alcun veterinario Asl a tutelarne il benessere e l’incolumità. Da non tralasciare il fatto che i volatili utilizzati nella manifestazione, sfuggendo ad ogni tipo di controllo da parte di personale veterinario, potrebbero rivelarsi potenzialmente pericolosi per l’incolumità degli spettatori. Proprio in merito alla vicenda ho già depositato un’interrogazione parlamentare alla quale seguirà un esposto alla Procura della Repubblica”. “Numerosi in Italia sono i Comuni che negli ultimi anni hanno vietato l’utilizzo di animali vivi in manifestazioni e feste di paese mediante l’approvazione di Regolamenti Comunali Tutela Animale, alla cui stesura, in più occasioni, ho partecipato personalmente. Ma è il momento che la normativa venga unificata a livello nazionale al fine di evitare che si verifichino in futuro situazioni analoghe che possano creare stress e nocumento agli animali e per tali motivi a breve lanceremo una petizione popolare da indirizzare a Camera e Senato. ” dichiara Alfredo Riccio delegato Lega Nazionale Per la Difesa del Cane. “Quanto accaduto a Pagani è grave. Tutte le manifestazioni che si svolgono con la presenza di animali vivi sono subordinate al rilascio delle autorizzazioni sanitarie. Nell’evento specifico, chi aveva la competenza non si è curato di rispettare la normativa in vigore come comunicatoci dalla stessa Asl di competenza, violando di fatto quanto stabilito dalla Legge quadro 281/91 e successive modifiche, per cui la parola ora passa alla Procura” Conclude l’Avv. Rosaria Loprete.