Mercato San Severino: presentate ricette contro cancro del professor Gridelli

Un oncologo di fama mondiale a Mercato S. Severino. Ma anche un appassionato gourmet. Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di onco-ematologia dell’Ospedale Moscati di Avellino, lancia l’allarme.“Attenzione – afferma l’oncologo –  ormai, secondo studi scientifici, l’incidenza della cattiva alimentazione nei tumori oscilla fra il 33 e il 35%. Ecco perché bisogna adottare uno stile di vita alimentare sano”. Sano, si, ma non punitivo. E così il suo libro “In cucina contro il cancro” presenta 220 ricette che spaziano dalle minestre al riso (sempre nero o integrale) con, ovviamente tanta pasta. Il professore Gridelli ne parlerà venerdì 26 febbraio, alle ore 18, al Palazzo di Città di Mercato S.Severino, insieme al Sindaco Giovanni Romano, al Presidente Nazionale Giovani Coldiretti Vittorio Sangiorgio ed al Segretario regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, Rosita Pannullo, con la moderazione esperta di Annibale Discepolo (giornalista de “Il Mattino”). “Il concetto base” – aggiunge il primo cittadino –“è che a tavola gusto e salute possono convivere tranquillamente. Naturalmente lo scienziato Gridelli ama sfatare alcuni miti e lo ribadisce con chiarezza. “Non è pensabile, come qualcuno crede – precisa il professore – curare il cancro con il cibo. Sarebbe bello, ma non abbiamo alcun riscontro scientifico in questa direzione. Però mangiare sano e bene aiuta sicuramente a prevenire. La prevenzione è la prima battaglia da fare contro il cancro, meglio spendere soldi per mangiare bene che per curarsi”.“Uno dei controsensi dell’alimentazione moderna – aggiunge Giovanni Romano – è proprio questo: si mangiano cibi che sono vere e proprie bombe di grassi idrogenati, coloranti, conservanti, ci si getta sugli integratori alimentari quando invece basterebbe ben poco per stare in regola e trarre benefici a tavola. Da anni la nostra amministrazione comunale si fa portavoce del mangiare sano. Cosa occorre fare? Per esempio comprare frutta e verdura di stagione e cercare preferibilmente alimenti di territorio a filiera corta. Possono sembrare regole facili ed elementari, ma in realtà oggi sono pochissimi a seguire queste regole: basta fermarsi ad un banco di alimentari o in una stazione di servizio per vedere quali sono i prodotti che i genitori comprano per i loro figli. Altro che pane, burro e marmellata degli anni ’60!” Nel ricettario di Gridelli non mancano le carni, preferibilmente bianche e neanche i fritti e la brace, demonizzate dai salutisti. Non mancano allora alcuni vademecum molto utili per le tecniche di cotture. Per la frittura, ad esempio, è necessario usare l’olio di oliva, non friggere mai nello stesso olio, farlo a fiamma alta, aggiungere spezie e sale solo alla fine e via di questo passo, tra cui quello importantissimo, che pochi conoscono, di non aggiungere mai olio fresco durante la cottura. Molti consigli, come per esempio quello di preferire, ma senza estremismi, i cereali integrali e i legumi, sono ormai patrimonio comune, anzi l’ossessione del pane nero ormai è dilagata ovunque, anche nell’alta ristorazione. Invece la filosofia di base è sempre quella antica, di tutto un po’ senza eccedere e difendendosi con piccoli trucchi negli acquisti come nelle cotture.