Regione Campania: Gambino su Piano Riequilibrio Finanziario Pagani

Con la decisione della Corte dei Conti, che ha approvato il Piano di Riequilibrio Finanziario del Comune di Pagani, risulta definitivamente acclarato che il più volte paventato dissesto finanziario – fondato su una situazione debitoria che è stata più volte espressa come quantificata in oltre 50 Mln di euro – era solo frutto di bugie e cattiverie messe in giro ad arte da quanti, tra cui molti della maggioranza che governa ora questa città e che l’ha governata ininterrottamente dal 2002 anche supportando e sostenendo tante decisioni errate della Commissione Straordinaria, hanno avuto – in questi drammatici anni – il solo ed unico obiettivo di “abbattere il nemico”, anche sostenendo fatti e accadimenti mai verificatisi. Oggi viene scritta la parola fine sui debiti esistenti al 31 Dicembre 2013 definitivamente acclarati in € 2.094.000,00 (di cui 1.500.000,00 circa risalenti ad epoca precedente al 2002 e precisamente Ditta Califano Rosario€ 1.100.000,00, Ditta Eredi Lavorante 300.000,00, ditta Allerta € 100.000,00) e viene definitivamente sancito che il 17 Luglio 2009 l’attuale Sindaco, fino a quella data sempre ininterrottamente impegnato in ruoli di elevato rilievo istituzionale nonché leader di un cospicuo numero di consiglieri comunali, ha ereditato una città in forte sviluppo, con una situazione finanziaria certo difficile ma comune a gran parte dei comuni italiani ed a tutti quelli del Sud in particolare e frutto, in gran parte, di 22 milioni di trasferimenti erariali in meno (dal 2002 al 2009). Questi sono dati ormai inconfutabili ed incontrovertibili, verificati e approfonditi dalla Corte dei Conti a più riprese prima di codificarli definitivamente ieri, nonostante l’inadeguatezza tecnica e istituzionale di chi facilmente poteva chiarire dubbi e perplessità e che invece ha contribuito a creare ulteriore confusione e a non coinvolgere il Consiglio Comunale al solo fine di tenere nascoste proprie colpe e proprie deficienze gestionali ormai sotto gli occhi di tutti e  mortificate anche dalla Corte dei Conti. Quanto è avvenuto in questi anni dovrebbe indurre i tanti barbari che ora amministrano,che hanno volutamente e coscientemente creato “il mostro” pur di guadagnare posizioni e poltrone altrimenti inarrivabili ed irraggiungibili, a chiedere prima scusa alla città e ai cittadini per le falsità diffuse a iosa e poi ad affidarsi “alla pietà ed alla commiserazione umana” di cui è capace anche chi, come me, ha subito torti, cattiverie e drammi umani e familiari inenarrabili. Ora che è stato chiarito, dal supremo organo di controllo, chi erano i falsi e i mendaci,  inizia una nuova fase politica, istituzionale e amministrativa, essendo consapevoli io, il partito di FDI ed inevitabilmente il Gruppo Consiliare che questo partito vorrà rappresentare, che le obbligate prescrizioni della Corte dei Conti, peraltro espressamente previste ope legis, inducono a rafforzare l’iniziativa politica tesa a non fare sconti ad un’Amministrazione che, anche in questa drammatica vicenda del Piano di Riequilibrio, si è dimostrata totalmente inadeguata. Sono convinto, oggi più di ieri, che la città vada restituita alle urne affinchè i cittadini possano essere messi in grado, scevri da condizioni ambientali drogate e falsamente rappresentate, di scegliere liberamente e senza condizionamenti, diretti ed indiretti, il proprio governo. Come FDI, infatti, ribadiamo che questo Sindaco, il suo connubio spurio con chi ha propagandato sempre falsità artate (PIP, dissesto finanziario, debiti per 50 MLN), l’inadeguatezza gestionale di dirigenti che oggi costituiscono il “cerchio magico sindacale” e che sono i maggiori responsabili del precario stato finanziario dell’Ente, sono aspetti devastanti tali da costituire un mix inadeguato ad amministrare, come ha attestato la stessa Corte dei Conti laddove ha affermato che, nel 2014 e nel 2015, “il Piano non è stato accompagnato da misure organizzative in grado di determinare un cambio di passo e tale da garantirne la sostenibilità” e se è vero, come lo è, che la città è completamente abbandonata a se stessa da un’amministrazione che governa solo mediaticamente,con atti di indirizzo e senza alcuna capacità di conseguire finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Alberico Gambino