Potenza: San Carlo, nasce dipartimento interaziendale materno infantile

Con la firma del contratto di direttore di Sergio Schettini, primario dell’Ostetricia-Ginecologia del San Carlo, prende corpo il Dipartimento interaziendale Materno Infantile, istituto nello scorso mese di giugno con un accordo tra Asp di Potenza e San Carlo.“Il percorso della rete dei punti nascita – spiegano in una nota congiunta i due direttori generali,  Giovanbattista Bochicchio e Rocco A. G. Maglietta – compie così un salto di qualità. Il modello di dipartimento a cui abbiamo dato vita e che avvia le sue attività dal mese di febbraio risponde a una logica precisa: integrare strutture ospedaliere e rete dei consultori, reparti e attività ginecologiche, pediatriche e neonatali, elevando la qualità del servizio nella consapevolezza che nella medicina del terzo millennio le soglie di quantità non sono soltanto un dato statistico ma un elemento determinante per assicurare standard alti”.“Il nostro obiettivo – precisa Sergio Schettini – è di omogeneizzare le pratiche e i protocolli. Nel percorso nascita esistono linee guida fondate sulla medicina dell’evidenza che consentono di assicurare procedure omogenee e le risposte più adeguate agli eventuali problemi che dovessero emergere nel corso della gravidanza. Con l’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali potremo assicurare a tutte le donne interessate gli stessi standard di qualità”. Gli obiettivi del Dipartimento interaziendale materno infantile sono complessi e articolati: – Implementazione e sviluppo di percorsi sulla gravidanza fisiologica e sul parto cesareo; – Integrazione ospedale-territorio per la presa in carico, la continuità assistenziale, l’umanizzazione della nascita; – Costituzione di reti dedicate al tema materno – infantile per il governo del processo complessivo di assistenza; – Elaborazione, diffusione ed implementazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita; – Attivazione di procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto; – Coordinamento del sistema di trasposto assistito materno (STAM) e neonatale d’urgenza (STEN); – Definizione di un piano di formazione integrato tra operatori sanitari ospedalieri e territoriali; – Monitoraggio continuo delle attività afferenti la rete dei punti nascita.