Regione Campania: Gambino su Autorità per concorrenza di mercato che sanziona Gori

L’Autorità per la concorrenza di mercato sanziona la Gori. Interviene il Consigliere Regionale Gambino. “Il risultato ottenuto costituisce solo il primo tempo di una partita ancora lunga- afferma Gambino- Il Gruppo Fratelli d’Italia lotterà fino allo stremo per affermare il principio dell’acqua bene pubblico, per costringere la Regione Campania a riscuotere i crediti vantati da Gori e per far cessare favoritismi occulti”.“Oltre un anno di battaglie e di esposti contro la GORI SPA, che mi sono costate- afferma il Consigliere Regionale Alberico Gambino- anche una citazione per diffamazione per la quale è pendente giudizio civile presso il Tribunale di Napoli, hanno ottenuto un primo risultato. L’Autorità per la concorrenza di mercato ha sanzionato pesantemente la GORI SPA (€ 500.000,00) per comportamento contrario alla diligenza professionale e idoneo, mediante condotte aggressive e suscettibili di determinare un indebito condizionamento nel consumatore medio, a falsare in misura apprezzabile il suo comportamento economico in relazione al pagamento di somme non interamente dovute o che si ritenevano non dovute. Bollette basate su stime di consumi non effettivi, fatture per importi a conguaglio ingenti, omesse o ritardate rilevazione di consumi, mancata considerazione o scarto delle autoletture, perdite occulte di acqua e fatturazione di consumi eccessivi, distacco forniture senza preavviso, sono solo alcuni degli aspetti vessatori – noti e conosciuti da tutti ed ora sanzionati – che GORI SPA ha portato avanti nei confronti degli utenti anche con riferimento alle cd. “ partite pregresse” che sono state calcolate in forma errata e con attribuzione anche a decine migliaia di utenti non contrattualizzati. Il risultato ora ottenuto costituisce solo il primo tempo di una partita ancora lunga che dovrà vedere la GORI SPA pagare gli oltre 400 mln dovuti alla Regione Campania a tutto il 31 Dicembre 2015 e che dovrà concludersi, da un lato, con l’effettiva e approfondita verifica, da parte dell’Ente Idrico Campano, della regolarità dell’affidamento effettuata, a favore di GORI SPA, dall’ATO 3 nel Giugno del 2002 e,dall’altro lato, con il pagamento delle somme ancora omesse nei confronti del Consorzio di Bonifica integrale comprensorio Sarno sia per la gestione dei pozzi di prelievo acqua sia per la gestione degli scarichi, di cui circa 70 non autorizzati, nel fiume Sarno e nei suoi affluenti. Né queste inderogabili conclusioni potranno essere impedite dai larvati tentativi di “riverberare sui lavoratori di GORI SPA“ gli effetti negativi dell’azione coattiva che la Regione Campania ed il Consorzio di Bonifica devono portare avanti anche arrivando, sussistendone ormai tutti i presupposti, alla revoca dell’affidamento a GORI SPA per persistente ed acclarata morosità così come GORI SPA ha fatto a danno di migliaia di utenti bisognosi e mortificati anche nella dignità da comportamenti irriguardosi e senza scrupoli. Di fronte a tutto questo spiace solo constatare che il PD dopo aver affidato nel 2002 alla GORI SPA il ruolo di soggetto gestore, con procedure anomale e di favore come denunciato a più riprese, lo abbia difeso e favorito anche nel 2015 approvando, in appena venti minuti, una legge regionale sul servizio idrico che garantisce GORI SPA, nonostante tutto, sino al 2032 e portandola in pole position per assumere il ruolo di gestore unico regionale. Il Gruppo Regionale ed il partito di FDI – conclude Alberico Gambino- si opporranno fino allo stremo a tale disegno del PD, ormai chiaro e nitido, e lotteranno al fianco degli utenti per affermare il principio dell’acqua effettivamente pubblica e per costringere la Regione Campania, ed i suoi silenti uffici competenti, ad attivare ogni potere istituzionale di cui dispone per incominciare a riscuotere i crediti vantati nei confronti di GORI SPA e per far cessare occulti favoritismi di cui la stessa inspiegabilmente gode consapevoli tutti che essa è solo un soggetto gestore e non il dominus del sistema idrico integrato regionale”