Multe a Gori e Acea, Gallo “Antitrust riconosce pratiche scorrette. Gestione fallimentare, procediamo con liquidazione”

“Per le pratiche commerciali scorrette, come la mancata lettura periodica dei contatori o la mancata acquisizione delle autoletture comunicate dagli utenti, sono previste delle sanzioni salatissime. Non è possibile fatturare sulla base di stime, spesso rivelatesi errate o eccessivamente elevate. Il Movimento Cinque Stelle lo ha sempre denunciato all’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, segnalazioni di cui prende nota anche l’Antitrust prevedendo multe onerose per Gori e le altre Spa dell’acqua. Sono pratiche che stiamo denunciando da tempo e che ci hanno condotto alla creazione dello “Scudo No Gori”, uno sportello per difendere i cittadini da bollette pazze e distacchi dei contatori”. Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo dopo la decisione dell’Antitrust di multare l’utility romana Acea e le campane Gori, Citl e Publiservizi per un totale di oltre 2 milioni di euro.“Acea e la ‘figlia’ Gori – denuncia Gallo – mostrano quanto sia fallimentare la gestione del servizio idrico di una Spa, che vuole garantire utili agli azionisti a danno dei consumatori. In Campania esiste un’unica strada verso la pubblicizzazione del servizio idrico: è la liquidazione di Gori, azienda che ha debiti verso la Regione che ammontano a 92 milioni di euro solo negli ultimi 2 anni e oltre 200 debiti pregressi. La procedura di messa in mora della GORI ha iniziato il suo corso grazie al lavoro di Maria Muscarà e dei consiglieri regionali del M5S. Ma nella vicenda ci sono responsabilità anche governative perché in questa partita gioca un ruolo determinante l’Ad di Acea, Alberto Irace, non a caso un renziano della prima ora”.