Acerra: Cantiere Sinistra Unita “Lettieri prenda atto suo fallimento, rimpasto o vada a casa!”
La surreale vicenda delle dimissioni imposte all’assessore “autosospeso” Falco rappresenta la cifra politica del fallimento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lettieri. Siamo di fronte a un’amministrazione del tutto anonima, impegnata unicamente a inseguire, nel Palazzo, i propri, interessi personalistici a discapito del bene comune, in cui spicca solo l’attivismo mediatico e la ricerca del facile consenso di un Sindaco accentratore di ogni decisione, stroncatore del dissenso e di conflitti sul territorio, che prova a normalizzare finanche i neofascisti di Casa Pound, con la vergognosa autorizzazione concessa dal Comune all’attacchinaggio di manifesti recanti messaggi razzisti e xenofobi. Emanazione del primo cittadino sono questa giunta municipale fantasma, e una maggioranza di lacchè del tutto inconsistente, asservita totalmente al Sindaco o, al massimo, a qualche suo luogotenente della “sinistra dopo la virgola”. Responsabile di questo quadro politico desolante resta l’opposizione, segnata, in consiglio comunale, da un’inguaribile assenza di spessore politico, quanto dai banchi di un centrodestra colluso, tanto dai banchi di un centrosinistra colpevole di aver candidato a sindaco un anziano personaggio che in cambio di una poltrona istituzionale è diventato il primo garante delle larghissime intese che caratterizzano il consiglio comunale: non basta lo stillicidio di comunicati stampa fatti per raccattare un minimo di visibilità sui fogli dei giornali locali, per costruire un’opposizione seria e un’opzione di alternativa credibile. Prenda, invece, il sindaco Lettieri atto dell’incapacità amministrativa e politica sua e della sua giunta inesistente, abituata alle delibere col copia e incolla, alle ordinanze di forma più che di sostanza. Senza Assessore al Personale, si indicono selezioni e concorsi con procedure discutibili e per nulla trasparenti, tese solo ad alimentare la macchina del clientelismo. Senza Assessore all’Urbanistica, dopo la fuga del prof. La Regina con tanto di denunce gravissime di interessi poco chiari sul Puc, la città resta senza uno strumento di regolamentazione urbanistica. Senza Assessore all’Ambiente, nella città degli sforamenti delle centraline e, soprattutto, dell’inceneritore più grande d’Europa, polo di smaltimento dei rifiuti ed ecoballe provenienti da tutto il Sud Italia. Senza Assessore alla Pubblica Istruzione, il consiglio comunale vota il dimensionamento dell’offerta scolastica, che segna una decisa riduzione dell’offerta formativa delle scuole comunali con accorpamenti di istituti e plessi unicamente in nome di tagli all’Istruzione e vecchie e nuove spending review. Abbia il coraggio il Sindaco di andare ad horas in Consiglio Comunale a spiegare perché da mesi la sua maggioranza, fatta di partiti e civiche evanescenti, non è in grado di garantire un rimpasto della giunta e, se ne ha le forze, governi con una squadra di governo all’altezza della complessità delle questioni cittadine. Altrimenti, compia l’unico gesto di dignità possibile: si dimetta e vada a casa.