Mercato San Severino: opera prima per la sceneggiatura di Michele Russo
Anna Maria Noia
“Effetti indesiderati” è l’opera prima – quale sceneggiatura – di Michele Russo, giovane cineasta esordiente proveniente da Mercato S. Severino. Russo, studi classici alle spalle e una laurea in Giurisprudenza in tasca, ha curato la sceneggiatura ma anche la produzione e la distribuzione di “Effetti indesiderati” – per la regia di Claudio Insegno, fratello del più noto personaggio televisivo Pino. Il promettente sceneggiatore, classe 1977, ha perseguito la sua passione di sempre specializzandosi a Roma, alla “scuola” di regia di Maurizio Sciarra – aiuto regista di Luigi Comencini. Giovedì scorso, 22 ottobre, è uscito ufficialmente in tutte le sale cinematografiche italiane, questa pellicola che vede la partecipazione dell’istrione partenopeo Biagio Izzo. Un movie di genere brillante; una commedia “all’italiana” ricca di equivoci e di situazioni divertenti ed esilaranti, della durata di 100 minuti. Anche a Mercato S. Severino se ne prevede la proiezione, tra qualche settimana. Oltre alla regia di Insegno, il film gode del soggetto di Salvatore Scarico e Fabio Pisano; la sceneggiatura vede anche la collaborazione con Scarico, Insegno e Mauro Paolucci. La produzione è stata affidata ad Arturo & Mario production. La distribuzione è invece a cura di ben tre etichette indipendenti: la “Easycinema” – a livello nazionale – la “Blumovie” – solo per Salerno e provincia – e la “Sommo independent”, al Nord Italia. Le scene sono state girate tra Alvignano e Caiazzo (località del Casertano) e a Limatola (Benevento). Il cast – oltre ad Izzo – comprende altri prestigiosi protagonisti del calibro di Massimiliano Gallo, Francesco Procopio (gli attori principali), Sergio Solli, Uccio De Santis, Gianni Ciardo, Alvaro Vitali – l’indimenticato “Pierino”, che attuerà solo un cameo – Angela Tuccia – attrice di “Un posto al sole”, Emiliano De Martino (di Bellizzi), Gianluca Di Gennaro (nipote di Gallo). Vi sarà anche la partecipazione di Gino Cogliandro – ex “Trettrè”. La trama prevede all’inizio l’imminente chiusura di un caseificio gestito dai tre fratelli La Vecchia: Giuseppe, Ciro e Mimmo, dovuto alla crisi e alla cattiva fama della “Terra dei fuochi” – in Campania. Due di essi sono in procinto di recarsi in Polonia, ma il caso vuole che essi si imbattano in un furgone incustodito; il veicolo è pieno di bevande energetiche “afrodisiache”. Senza dire niente a Mimmo, i La Vecchia nascondono il contenuto nei silos vuoti ma i paesani organizzano una raccolta latte che – immessa nei container – genererà mozzarelle con effetti appunto afrodisiaci. Ad ispirare il personaggio di Mimmo La Vecchia, proprio il suo omonimo e reale proprietario del caseificio – che si è attivato molto divenendo il location promoter; il film vuol essere un omaggio alle zone incontaminate pur vicine alla famigerata “Terra dei fuochi”. Una modalità ironica per essere “vicini” ai coltivatori, ai produttori e in genere a tutti coloro che lavorano e anche vivono in queste zone – non equiparabili, certamente, ai luoghi pur vicini ma inquinati. Ciò, per poter in qualche maniera reagire al grande danno di immagine che il bel paesaggio casertano ha purtroppo dovuto “incassare” a causa dei boss mafiosi che permettevano lo scempio del loro stesso territorio. La mozzarella di qui, dunque, è ancora buona e si lavora – come sempre – artigianalmente e tradizionalmente.