Bergoglio rafforza la famiglia “Il mondo abbia odore di casa!”

di Rita Occidente Lupo

Quarto pontefice all’Onu, Bergoglio è stato il primo Papa ad aver parlato al Congresso. Col suo piglio deciso, ma incline al tratto della misericordia da trasfondere alle migliaia di persone che, in questi giorni, l’hanno atteso, seguito, applaudito. Da Cuba a Washington, per la prima volta il vessillo vaticano sul Palazzo di Vetro, un boom nell’audience, parlando “da americano, agli Americani”. La capacità di calarsi nelle singole realtà, di annunciare il Vangelo a tutte le genti, nel rispetto della diversità dei singoli, lo rende amico anche a chi vive un altro credo religioso. Di qui il suo appello contro la pena di morte, l’invito all’accoglienza allo straniero, alla tutela del pianeta. Papa Francesco ha incassato non il plauso diplomatico, quanto quello della credibilità di una Chiesa che, pur camminando nel tempo, non smarrisce la propria fisionomia. Nè viene meno al suo mandato: evangelizzare! E questo è quanto in questo particolare momento, il mondo che lo guarda, gli chiede tra scetticismo e cultura di morte: credere nell’uomo, partendo da un Uomo! Che vive la dimensione completa del suo essere nella completezza sessuale con la donna, compagna di vita dai primordi della creazione. Di qui l’accento a Filadelfia,  due milioni alla concelebrazione eucaristica da Lui presieduta, in occasione dell’appuntamento mondiale con le famiglie ed in preparazione al Sinodo a tema il prossimo mese, l’invito senza mezzi termini a tutelare la famiglia e ad avere il coraggio, nelle sfide del tempo, a viverla appieno, portando avanti i valori intramontabili, sì “Che il mondo abbia sapore di casa!” Famiglie nelle quali l’amore deve trionfare, quello stesso che deve riversarsi verso anche coloro che hanno una fede diversa, spesso considerati estranei. Per Bergoglio, la chiave dei rapporti umani soltanto l’amore, con una dose d’umiltà che buca ogni tenebra. Su tale scenario, il Sinodo sulla famiglia della prossima domenica, sotto l’influsso dello Spirito Santo, per rimarcare ancora una volta la bellezza di quell’intima comunione che il Creatore ha voluto nell’amore tra l’uomo e la donna, che costituisce il fondamento della società, per poter guardare al futuro con serenità.