Vergognati Campania!

Giuseppe Lembo

Cara Campania sono veramente tristi le tue condizioni socio-ambientali; tante sono le tue sofferenze non solo umane, ma anche di abbandono e di degrado territoriale. Sei ormai una regione nemica della tua gente; sei, purtroppo e sempre più, indifferente alle umane sofferenze della tua gente; sofferenze che non risparmiano più nessuno sia dei tanti che vivono in città, in ambienti sempre più degradati ed in gravi condizioni umane, con tanti a cui è negato tutto della vita e sempre più spesso anche la pura sopravvivenza ed altrettanto dei “poveri cristi” che vivono nei territori minori dove manca tutto, in servizi ed in vivibilità, data la diffusa indifferenza istituzionale dei tanti che, chiamati a governare i territori, non fanno niente, ma veramente niente per renderli vivibili e trattenervi la gente, per evitarne la desertificazione, con fughe crescenti dei tanti che abbandonano le terre dei padri, in quanto proprio non sanno come potervi vivere. Cara Campania così proprio non va; non va soprattutto l’indifferenza ed il fare finta di niente, atteggiamenti disumani assolutamente insopportabili per i tanti che oltre a non vivere degnamente la propria vita in una Campania un tempo “felix”, sempre più spesso, addirittura muoiono di Campania, nella disumana indifferenza di chi è chiamato a fare il proprio dovere e non lo fa. I mali della Campania sono infiniti; sono sempre più numerosi ed assolutamente irrisolvibili ad un punto tale da non metterci proprio mano, realizzando il bel capolavoro di una regione gravemente ammalata di uomo ed ormai prossima a morire. Il Premier Renzi, quando qualcuno molto opportunamente leva a ragione alta la voce per farsi sentire nella sua legittima dimensione di cittadino non suddito, dice che si tratta dei soliti gufi e di provocazioni da gufi, messe in atto al solo fine di “rompere le scatole”, disturbando le buone intenzioni di chi è impegnato a fare il proprio dovere, creando un clima sereno e sempre più caratterizzato da situazioni concretamente positive del “tutto va bene”.