Mercato San Severino: Costa, alla Festa dell’Ambiente, i problemi del Sud

“L’Italia sarà quel che il Sud sarà” ha animato la penultima giornata della Sagra dell’Ambiente. Una tavola rotonda che ha stigmatizzato i problemi di un Mezzogiorno messo in ginocchio dalla crisi, ancillare al Nord, che scippa fondi europei. Sul palco, accanto all’organizzatore della kermesse Luigi Pergamo ed alla conduttrice Rita Occidente Lupo, direttore responsabile del nostro quotidiano, Gennaro Sammartino, segretario di “Noi tutti liberi e partecipi”, che ha parlato dell’attuale disagio sociale dei nostri giorni, che allunga la sua ombra sulla criminalità, che non lascia sonni tranquilli. Vincenzo Benincasa, Movimento Presidenzialista, ha fatto riferimento ai processi dell’unità nazionale, trattando della condizione del Regno delle Due Sicilie, alla vigilia dell’impresa garibaldina. I problemi della disoccupazione anche giovanile imperante, coniugati a quelli della crisi delle imprese, gravati da sempre ulteriori tasse, non rendono gli spaccati attuali, socialmente fruibili. Il fatto che al Sud manchi una banca, un’assicurazione, insomma tutto ciò che rimanda il polso di un’area geografica solidamente sviluppata, ha stigmatizzato Raffaele Colucci, sindaco di Sirignano, la dice lunga. Non le verità emerse dalle pagine dei manuali storici, sulla situazione reale nella quale versava lo Stivale prima dell’impresa dei Mille. Un tempo, al Sud, il lavoro non deficitava. E Veneti, Lombardi, impiegati nelle industrie siderurgiche ed in altre aziende. Poi, l’esodo per mancanza d’impiego. Tra tanti problemi del Mezzogiorno, quello di non vedersi corrisposti i proventi che gli spettano e che prendono altre destinazioni, per la scaltrezza di un Nord in cui i crimini, maggiori che al Sud. La possibilità che l’Italia esca dall’euro, come altri Paesi, da più parti auspicata e ventilata, senza andar per il sottile sulle ricadute che si creerebbero. Il Sud deve pretendere che non gli vengano più amputate le al,i per spiccare quel volo che auspica, proporzionale all’enorme mole d’ingegni e di potenzialità che possiede, in termini di risorse umane e naturalistiche!