Napoli: festeggiato 217° genetliaco leopardiano

MariaPia Vicinanza

Un tuffo romantico quello che ha visto la bella Partenope, festeggiare il  217° genetliaco di Giacomo Leopardi, vate recanatese, nato da gentilizia famiglia la sera del 29 giugno 1798. Il Comitato letterario Leopardi e Napoli, presieduto da Agostino Ingenito, organizza da molti anni l’evento, che registra sempre unanimi consensi, sia per la collaborazione di eminenti studiosi ed artisti, che per la rivisitazione di uno scorcio autorevole della nostra letteratura. Quest’anno, l’evento, gemellato con le celebrazioni del bicentenario della nascita di Ferdinando Palasciano (1815-1891), salutando in tal modo una felice sinergia con l’Accademia Palasciania e l’Associazione Ferdinando Palasciano. L’evento ha registrato in mattinata, la visita alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele in Piazza Plebiscito, che ha aperto per l’occasione ed eccezionalmente la Sala in cui sono custoditi i manoscritti di Giacomo Leopardi, compresa la prima stesura dell’Infinito e della Ginestra, mentre in  serata, alle ore 19.00, presso la chiesa di San Biagio Maggiore, sede della Fondazione Vico un convegno con la presenza di interventi e declamazioni: Marco Palasciano, presidente dell’Accademia Palasciania, sull’amicizia di Antonio Ranieri prima con Giacomo Leopardi e poi con Ferdinando Palasciano; da fine interprete. ha inoltre declamato “L’Infinito”. Poi è toccato ad Antonio Maggio, il rapporto del Leopardi con l’ambiente napoletano; jnfine  Daniele Ventre, su Leopardi e la scienza e sul frammento apocrifo di Stratone di Lampsaco. In apertura il Presidente organizzatore dell’evento, Agostino Ingenito, ha annunciato il patrocinio morale comunale alla manifestazione, che di anno in anno privilegia anche diverse location. L’attore Carlo Cutolo  ha declamato “Scherzo” ed “A se stesso” mentre Palasciano, con Alessia Ventriglia, interpreti delle Operette morali, efficaci interpreti del Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie. Il tutto coordinato dal Direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, che oltre a porgere il plauso all’organizzazione, s’è notevolmente compiaciuta dello spessore altamente culturale che il genetliaco anche quest’anno ha tenuto alto.