Salernitana, Torrente: “Felice di ritornare in serie B nella mia terra”

Maurizio Grillo

E’ il Torrente day. Il tecnico cetarese è stato presentato alla stampa presso la sala “Pier Luigi Nervi” del Seci Center di Pontecagnano. In presenza del direttore Fabiani e dei patron Lotito e Mezzaroma, il trainer ex Cremonese si è così presentato alla piazza granata: “Prima delle domande volevo ringraziare la Proprietà ed il direttore Fabiani. Questa per me è una grande occasione, farò di tutto per regalare grandi soddisfazioni alla società. Sono orgoglioso ed onorato di essere l’allenatore della Salernitana, non ho avuto il piacere di vestire la maglia di questa squadra ma ora lo faccio da allenatore, in una piazza esigente dove bisogna vincere e convincere. Il mio obiettivo è quello di mettere in campo un calcio propositivo, regalando delle emozioni al popolo granata che rappresenta un valore aggiunto per il calore”. Cosa significa tornare a Salerno in serie B: “Come ho detto prima, da salernitano darò qualcosa in più. Ci sono motivazioni personali perché sono felice di ritornare in serie B e di farlo nella mia terra”. Una considerazione sul credo tattico di Torrente: “Mi piace un calcio propositivo, organizzato, con ritmo, velocità, aggressività e dinamismo, capace di attaccare gli spazi. Ovviamente spero di concretizzare queste idee. Sono cresciuto col 4-3-3 ma questo non vuol dire non variare a stagione in corso. Ho conosciuto Delio Rossi che mi ha insegnato molto, ed al di là dei numeri penso che sia importante divertirsi e far divertire la gente che viene allo stadio”. Torrente racconta la trattativa che lo ha portato in granata: “Sabato ho ricevuto una telefonata dal direttore. Avevo letto, mi avete telefonato tante volte e ho sperato che succedesse qualcosa. Domenica ho sentito la Proprietà, e martedì abbiamo trovato l’accordo. La società mi ha chiesto di mantenere la categoria dando il massimo per fare sempre meglio. Dell’ossatura abbiamo parlato poco ma c’è una base importante per dare continuità, va sicuramente integrata ma la storia dice che non stravolgere vuol dire far bene l’anno dopo. Non abbiamo ancora affrontato determinati discorsi perché è avvenuto tutto velocemente, ora con la Proprietà e con il direttore faremo le dovute valutazioni”. Il tecnico cetarese spiega il percorso personale: “Dopo aver fatto bene a Gubbio ho scelto Bari, dove ho fatto ottime cose. Poi ho fatto un passo indietro accettando di andare a Cremona dove ho vissuto un’esperienza comunque positiva, la società decise di mandarmi via dopo nove risultati utili ed un quarto posto, ma anche queste cose aiutano a crescere. Il contratto è stato risolto a gennaio, c’erano delle possibilità di andare  in B ma mancavano i presupposti per far bene e quindi ho preferito aspettare”. Torrente motiva la scelta Salerno: “La piazza e la proprietà sicuramente hanno influito. Non ho fatto un discorso economico, mi interessava fare un percorso importante e questo lo è, anzi per la mia carriera sarà decisivo”. Sulla questione giovani:“Nasco dal settore giovanile, quindi i giovani mi piace soprattutto se son bravi perché hanno fame. La Lazio ha dei giovani interessanti, ma facciamo delle valutazioni in generale, la cosa importante è che siano bravi e che abbiano carattere perché giocare all’Arechi non è semplice”. Un passaggio sull’attuale rosa: “Conosco qualche calciatore della Salernitana, qualcuno lo avrei voluto in passato. Questa squadra ha fatto 80 punt e questo vuol dire che ci sono delle qualità, ci sono calciatori di esperienza e non mancano i presupposti per far bene”. Doveroso parlare della questione Gori: “Gori è un giocatore importante, ora valuteremo se prendere un giovane o un calciatore esperto. Per me l’importante è che sia bravo”. Capitolo strutture: “Ho visto l’Arechi, in buone condizioni. Non ho visionato le altre strutture ma lo farò sicuramente. Problema sintetico? Anche qui faremo delle valutazioni, cercheremo una struttura per allenarci su un campo in erba, quando dovremo giocare sul sintetico ci alleneremo al Volpe”. Sull’utilizzo di Caetano Calil: “Lo utilizzerei come attaccante, ha fatto tanti gol anche a Crotone. Può fare anche l’esterno, con caratteristiche differenti da un calciatore veloce ma è un giocatore intelligente e può ricoprire entrambi i ruoli”. Su Menichini e sullo staff che affiancherà Torrente: “Non ho sentito Menichini. Lo staff? Valuteremo, ma anche qui l’importante è che ci sia qualità”. Una considerazione sullo scandalo calcioscommesse e sulla possibilità che l’inizio del campionato slitti: “Penso che ci vorrebbero delle pene più severe dato che certe cose già sono successe in passato”. Torrente parla in vista del ritiro di Cascia: “Ogni allenatore si aspetta di avere subito a disposizione la squadra al completo. Spero di poter lavorare sin da subito almeno con l’80% della squadra, ma già c’è una buona base. Il mercato negli ultimi giorni offre acquisti importanti”. Piccola curiosità relativa alla chiamata più bella ricevuta in questi giorni: “Quella dei genitori, perché fino ad un anno fa mi chiamavano solo loro”. Sulla crisi che il calcio italiano sta attraversando nello sfornare difensori:“E’ una questione di annate, penso che nei settori giovanili bisognerebbe insegnare sia la marcatura che la zona. Il problema è che a volte i tecnici sfruttano il settore giovanile per far carriera e quindi si trascurano alcuni insegnamenti”. Torrente ribadisce l’importanza di creare un giusto mix: “Bisogna puntare sia sull’agonismo che sulla tecnica. Io ho allenato giovani e meno giovani, l’importante è che siano bravi, ma l’importante sarebbe fare un mix”. Sui migliori giovani del campionato Primavera: “Sicuramente Guerrieri. Un altro, ma non lo prendiamo, è stato Rosso”.