Salerno: piste ciclabili, primi passi verso il rispetto ambientale

 Piste ciclabili a Salerno? La strada per ottenerle è ancora lunga, ma il percorso sembra aver preso il via. Questo, almeno, è quello che si può dedurre dalle richieste che sono state presentate al sindaco Vincenzo De Luca dalla Fiab Cycling Salerno, che sulla base di una raccolta firme ottenuta grazie al sito Change.Org ha avanzato la proposta di una pista ciclabile che congiunga lo stadio Arechi con il centro e di un’altra pista ciclabile che segua il corso del fiume Irno, in modo tale che la zona possa essere collegata con l’area Irno – Fratte, per un asse protetto dal traffico di automobili e dalla pendenza dolce. L’iniziativa si basa – secondo quanto si legge sul testo della petizione – sulla constatazione che, nel corso degli ultimi anni, nella città campana si è registrato un considerevole incremento del numero di ciclisti urbani. Una tendenza rispetto alla quale, però, l’amministrazione locale non sembra essersi adeguata: quel che viene contestato alla Giunta è il non avere dato vita a percorsi favorevoli alla ciclabilità urbana nemmeno quando ce ne sarebbe stata l’opportunità, in occasione degli interventi di manutenzione o di riqualificazione delle strade. Certo è che la questione è importante, anche perché Salerno in realtà è – suo malgrado – famosa per una pista ciclabile: si tratta di quella che congiunge la città con Paestum, e che è ritenuta la più lunga in tutta Europa. Il problema è che il percorso, oltre a essere costato ben 12 milioni di Euro, sembra essere ben poco utilizzato dai ciclisti, che preferiscono sfruttare il manto stradale della strada Litoranea adiacente (la quale è senza dubbio in condizioni migliori e, soprattutto, non è ostruita da rifiuti). Ecco, quindi, che da parte di Fiab Cycling Salerno è arrivato un appello – deciso ma moderato nei toni – per migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei ciclisti (e, più in generale, di tutti gli utenti deboli della città, inclusi i pedoni): nel mirino finisce quello che è stato definito un modello autocentrico della mobilità. Salerno, quindi, almeno nelle intenzioni pare avviarsi verso una mobilità più sostenibile e più ecologica: che si tratti dei primi passi in direzione dell’abbandono della macchina? Chissà: forse nell’attesa conviene già iniziare a dare un’occhiata ai listini di quotazione auto usata per capire quanto si potrebbe ricavare dalla cessione del proprio veicolo.