Roma: manifestazione nazionale a difesa della famiglia naturale

Adesso o mai più: il popolo della famiglia scende in piazza. Se vogliamo che nel nostro Paese non vengano snaturati il concetto di famiglia e di matrimonio, se crediamo che non esista un presunto “diritto al figlio” ma che il bambino abbia diritto ad avere un padre e una madre che si amano, è arrivato il momento di far sentire la nostra voce. Mentre in Senato avanza il ddl Cirinnà, che il premier Renzi vuole approvato per l’estate è stata indetta per sabato 20 giugno una grande mobilitazione nazionale di tutte le famiglie italiane e dei vari gruppi e associazioni che si battono per la difesa della famiglia e dei diritti dei più piccoli, dopo il successo del Family Day che nel 2007 riuscì a bloccare la legge sui DICO. La mobilitazione nazionale è fissata per sabato 20 giugno a Roma, Piazza San Giovanni, alle 15,30. “Per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà, vogliamo difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando in maniera sempre più preoccupante nelle scuole” sono le parole del Comitato “Da mamma e papà,” promotore dell’iniziativa. “Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto”.SOS Ragazzi parteciperà a questa iniziativa in favore della famiglia, aggiungendo un fermo NO ad ogni compromesso in tema di “diritti” LGBT. Ora più che mai è fondamentale scendere in piazza per far sentire la nostra voce, dare una scossa e lanciare un messaggio alla nostra società intorpidita dai mass media che propongono le “unioni civili” come una legge necessaria per il nostro Paese, quando in realtà esse andranno a sovvertire il concetto stesso di famiglia e toglieranno ai bambini il diritto di crescere con una madre e un padre.

Andrea Lavelli

Responsabile Campagna SOS Ragazzi