Caserta: Coisp, solidarietà famiglia Zinzi per selvaggia rapina domestica

A Caserta, l’altra mattina, si è assistiti all’ennesimo e gravissimo episodio di criminalità, quando alcuni malviventi si sono introdotti in casa della figlia dell’ex presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ed incuranti della presenza della figlioletta di appena tre anni, la hanno selvaggiamente picchiata per impossessarsi dei valori, per poi fuggire. Sul gravissimo episodio di violenza è intervenuto Giuseppe Raimondi, leader regionale del sindacato di Polizia Coisp , il quale ha dichiarato: “ Esprimo la massima solidarietà con l’augurio di una veloce guarigione sia fisica che principalmente mentale, alla signora Mara Zinzi , vittima insieme alla figlioletta di uno dei più gravi delitti esistenti, ossia la violenza subita all’interno della propria abitazione, simbolo per tutti di massima sicurezza. Esprimo solidarietà anche a Domenico Zinzi, ex presidente della Provincia di Caserta . L’occasione – prosegue Raimondi – però diventa motivo di riflessioni molto più profonde che riguardano il concetto di sicurezza in generale. Purtroppo la volontà del Governo attuale e di quelli che nel recente lo hanno preceduto, è quella di tagliare i costi della sicurezza, con turn over ormai esagerato che vede le risorse umane assottigliarsi sempre più così come le risorse economiche. Senza sicurezza non ci può essere democrazia. Esorto il Questore di Caserta a dare una risposta forte ed immediata ad un fatto che ha destato molta preoccupazione tra tutti i cittadini, che ormai non si sentono più tranquilli nemmeno nelle proprie abitazioni”. Anche Claudio Trematerra, leader provinciale del Coisp ha dichiarato:” Massima solidarietà alle vittime di tanta violenza e cattiveria, che non si è fermata nemmeno dinanzi ad una piccola di appena tre anni. Il Modello Caserta, tanto caro ai precedenti Governi, è clamorosamente imploso su sé stesso; occorrono immediatamente nuove misure per contrastare il fenomeno della criminalità, organizzata e spiccia, in una provincia quale quella di Terra di Lavoro. Chiediamo al Dipartimento di inviare subito uomini , mezzi e risorse economiche per scongiurare la chiusura di importanti presidi, che per mancanza di uomini sono destinati a non garantire più il controllo del territorio in tutte le fasce orarie.”