Salerno: Cgil su scandalo sottrazione fondi immigrati

Le vicende legate all’indagine sullo scandalo dei fondi distratti ai migranti nell’inchiesta della Procura di Napoli fanno emergere uno scorcio raccapricciante che, se  confermato, metterebbe a nudo un sistema di frode strutturato e in attività da anni. Confidiamo nel lavoro della Magistratura e chiediamo che venga fatta piena luce in tutte le direzioni evidenziate dall’indagine, non è consentito a nessuno speculare sulle disgrazie della povera gente. Ci teniamo, però, a sottolineare che il sistema che regolamenta l’accoglienza dei rifugiati presenta delle criticità che da tempo denunciamo. Certo, un importante passo in avanti è stato fatto nel momento in cui la gestione dell’accoglienza fu affidata, due anni fa, alle Prefetture (prima era di competenza della Protezione Civile) che attraverso bandi di selezione indirizzate a cooperative e associazioni per l’accoglienza dei profughi smista su tutto il territorio nazionale i migranti che sbarcano nel nostro paese. Un sistema che esclude dalle decisioni le Amministrazioni Comunali dove le stesse strutture di accoglienza sono ubicate. Questo spesso crea disparità nella distribuzione territoriale nel numero di migranti e ha fatto sì che il 50% di essi, oggi, sia concentrato nelle regioni meridionali. È per questo che chiediamo da tempo, inascoltati, che occorre prioritariamente coinvolgere i Comuni, i quali devono diventare gli interlocutori diretti delle Prefetture e gestire in proprio il servizio o decidere di affidarlo a strutture di accoglienza di comprovata idoneità. Ciò consentirebbe anche di programmare una equa distribuzione dei migranti in rapporto alla popolazione delle Comunità che accolgono, evitando inutili tensioni dovute al concentramento eccessivo di migranti in territori circoscritti. In questo modo ci sarebbe un rete capillare di controllo su tutto il territorio nazionale: dalle strutture ubicate nei grandi centri urbani fino alle più piccole comunità delle aree interne, e si destinerebbero ai comuni le risorse per la gestione dell’attività di accoglienza creando le condizioni per una più accurata azione di controllo.

Chiediamo alla Prefettura di Salerno di convocare in seduta straordinaria il Consiglio Territoriale sull’Immigrazione alla luce di quello che è successo, per monitorare le associazioni che operano sul territorio e per valutare la fattibilità della nostra proposta.