La piazza urla: No Mafia!

di Rita Occidente Lupo

In 40.000 a gridare No alla mafia, nel ricordo dei martiri della legalità del nostro tempo, Falcone e Borsellino. Lo Stato dov’era? La domanda alla quale ancora in tanti a non sapersi dare una risposta esauriente. come se, dinanzi alla violenza ed alla barbarie, esistesse una spiegazione che ne legittimasse la plausibilità. Capaci-Via D’Amelio: il tandem nel nostro tempo, che ancora non trova pace a distanza di un ventennio. E non può trovarla, giacchè i martiri della giustizia hanno saldato col proprio sangue un prezzo molto alto alla mafia. Se Giovanni Falcone, con la sua scorta e Francesca Morvillo, primi ad essere disintegrati dal tritolo killer, per Paolo Borsellino, i 57 giorni  che visse, prima d’esser anche lui eliminato, angoscianti. Nel terrore sgocciolato, attimo per attimo, di quella carica potente di tritolo ch’era giunta a Palermo, per lui. Era questione di minuti: di attimi, prima di lasciare l’amata Agnese ed i tre figli. Eppure l’omicidio del suo amico Giovanni, non gli dava tregua! Il bisogno incessante di capire sotto la cupola malavitosa, le propaggini dello Stato dove fossero: i colletti bianchi, da che parte stessero nel loro silenzio-assenso! La politica, quella degl’imbonitori di piazze, dove fosse finita, nel momento in cui tutta la Sicilia gridava vendetta per morti innocenti. Ed i giovani, s’affidavano per un futuro meno incerto a chi, aveva giurato d’amministrar giustizia, di far giustizia, dal basso d’una toga. Senza piedistalli: perchè Borsellino, dal tratto schietto e diretto, dal fare estroverso ed accattivante, alieno da ogni sorta di protagonismo. I suoi affetti familiari, che si rese conto di mettere costantemente a repentaglio per la vita scelta, primari e paritetici all’ossequio lavorativo. Oggi, che ancora la Sicilia imbraccia le armi pacifiste, che i giovani continuano crociate idealistiche, in nome della giustizia, senza l’onda lunga della malavita, Borsellino-Falcone esempi da emulare. Ma anche risposte da placare: entrambi scomodi… dietro i mandanti della loro eliminazione, quale puparo, tra i volti noti della Palermo che li rispettava?