Cava de’ Tirreni: Siani “ Da Galdi polemica stucchevole e fuorviante su discariche a cielo aperto”

Il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Fabio Siani, interviene nella querelle tra l’onorevole Edmondo Cirielli e il sindaco Marco Galdi, scaturita dall’interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi e conseguente lo scempio ambientale dovuto al fenomeno dei conferimenti selvaggi che ha determinato il proliferarsi di discariche abusive sull’intero territorio comunale e, più in particolare, sulle frazioni di Sant’Anna, Croce e San Cesareo. La polemica innescata dal sindaco Marco Galdi appare come al solito stucchevole e fuorviante, tendente a spostare l’attenzione su criticità e problematiche irrisolte per inefficienza dell’amministrazione e scarso senso civico di alcuni nostri concittadini. L’interrogazione dell’onorevole Cirielli ha inteso unicamente portare all’attenzione del Parlamento e del Governo problematiche ataviche che investono da anni la nostra comunità e giammai ha voluto puntare il dito contro l’esercito di volontari che quotidianamente affianca le amministrazioni pubbliche senza alcuna retribuzione. Il sindaco avrà sicuramente dimenticato di aver nominato, insieme all’assessore all’Ambiente  Fortunato Palumbo, 119 ispettori ambientali che, mal coordinati e mal gestiti, non hanno potuto svolgere il monitoraggio del territorio per il quale erano stati individuati e selezionati da questa amministrazione. Da anni si predica la necessità di effettuare controlli più serrati, anche attraverso il sistema della videosorveglianza che solo oggi, guarda caso, nell’imminenza del voto, l’assessore Palumbo dichiara di aver individuato come sistema preventivo e repressivo del fenomeno. Il sindaco e l’assessore Palumbo dovrebbero spiegare alla città dove sono finiti gli Ispettori Ambientali mai visti all’opera, che fine hanno fatto i due scooter elettrici consegnati per il servizio,  quanti verbali sono stati elevati per conferimento di rifiuti speciali e non speciali nel corso di questi anni, anziché annunciare querele e denunce a chi ha inteso dare risalto nazionale alla problematica. Il sindaco e l’assessore all’Ambiente dovrebbero utilizzare le associazioni che operano da anni sul territorio, anziché impegnarsi in manovre elettorali che non producono risultati concreti, ma soprattutto in questi anni di governo della Città avrebbero dovuto impegnare risorse umane ed economiche per attività di sensibilizzazione ad incominciare dalle scuole.