Fisciano: escursione di Legambiente Irno

Anna Maria Noia

Torna la tradizionale escursione del martedì in Albis. Gratuita. A riproporla, il presidio locale – irnino – di Legambiente (appunto Valle dell’Irno), sodalizio attivo da anni sul territorio. Proprio Legambiente Irno annuncia che martedì 7 aprile prossimo si terrà un percorso naturalistico, una passeggiata ecologica e culturale avente a meta i santuari di S. Michele di Basso, nel Fiscianese, e della Madonna Incoronata a Montoro. Luoghi “classici”, strategici, per la consueta scampagnata pasquale. Posti densi di fede e di mistero ma anche ricchi di bellezze e siti monumentali. La gita fuori porta prevede innanzitutto il ritrovo presso il parcheggio dell’ufficio postale di Fisciano, alle 8.30 del mattino. In seguito con le auto si raggiungerà l’amena chiesa di S. Michele di Basso in località Carpineto. Qui chi volesse parteciparvi potrà effettuare una degna e interessante visita alla grotta annessa all’antico edificio medievale, con splendidi affreschi di gran lunga precedenti – forse bizantini. La grotta è nota come mitreo, il principale luogo di culto dei Longobardi che veneravano il loro dio Mitra, prima della conversione a S. Michele. Il santo arcangelo, patrono anche delle acque termali e considerato un “pesatore” di anime sulla falsariga dell’altro dio pagano Anubi (divinità egiziana raffigurata col volto nero di sciacallo), trae il nome dall’ebraico “Mi-ka-el?”: “Chi come Dio?” (in latino: “Quis ut Deus”?). Pare che la struttura, l’eremo, abbia ospitato – tra gli altri – addirittura S. Bernardo di Chiaravalle. È un complesso che si staglia nel nitore della Valle e abbraccia in un afflato ideale il panorama mozzafiato. Da ricordare che nelle vicinanze vi è un “epitaffio” che recita di non far portare ai pellegrini cibi “pasquali”, cioè a base di carne (come salumi, cotolette, salsicce…), per evitare “l’ira” e la “vendetta” di S. Michele stesso. Piccole ritualità abitudinali e “localistiche” (in senso buono…) che rendono ancora più arcano ed affascinante l’ideale appeal del santuario. Tradizioni ancestrali e complesse che non fanno altro che rafforzare l’aureo alone della struttura.

Da qui poi ci si inerpicherà alla volta della Madonna Incoronata di Montoro, lungo un sentiero che dopo un’ora e mezza circa condurrà all’altro bene storico-religioso. La passeggiata è aperta a tutti, si raccomandano soltanto un vestiario comodo, con calzature consone, e una riserva d’acqua da portare dietro. Il rientro a casa è previsto per l’ora di pranzo, dopo la benedizione degli animali e l’arrivo della statua della Vergine. Anche l’Incoronata è avvolta da un’aura solenne rafforzata dalla fede dei tanti che accorrono – numerosi – a venerare il simulacro della Madonna. Tante, infine, le miticità legate al periodo pasquale per esaltare la figura della genitrice di Gesù – miti primaverili, di passaggio, di maturità.