Mercato San Severino: disagi nelle frazioni

Anna Maria Noia

 Frazione che vai, disagi che trovi. A quanto pare sul pur ricco ed eterogeneo, variegato comprensorio di S. Severino insistono e persistono criticità differenziate. Ben ventidue, le frazioni e/o casali o ancora antichi quartieri di lignaggio appartenenti all’hinterland sanseverinese; in ognuno di questi è presente una peculiare problematica, da illustrare ai vertici istituzionali. In particolare, molti residenti delle frazioni più periferiche lamentano di essere “abbandonati” a sé stessi rispetto al capoluogo. Si acuiscono, ad esempio, disagi per quanto concerne l’erogazione di servizi postali, con corrente a singhiozzo e affollamento presso gli uffici delle zone di Carifi, Torello e Ciorani o piuttosto per il manto stradale dissestato in quel di Acquarola. A proposito di questa fattispecie, è di recente attualità l’invio di una missiva da parte di un cittadino della suddetta frazione al sindaco Giovanni Romano, in cui Vincenzo Iannone – appunto ivi risiedente, nonché candidato alle scorse elezioni comunali in una lista civica proprio  facente capo a Romano – chiede al primo cittadino di ricordarsi di Acquarola e soprattutto di provvedere al rifacimento dell’asfalto in via Volto Cellaro e in piazza S. Michele Arcangelo. Ma non basta: percorrendo il vasto territorio comunale scopriamo che ad Acigliano e a Pandola il “pericolo” o se non altro “lo spauracchio” principale è costituito dal fiume Solofrana, che spesso e volentieri durante l’inverno o con la stagione delle piogge tracima allagando le abitazioni più basse. L’affaire vasche di contenimento, proprio ad Acigliano, sembra essere una querelle eterna e una vexata quaestio – stigmatizzata agli organi di stampa da alcuni politici come Carlo Guadagno (Idv) e da comitati civici, tra cui quello capeggiato dall’ingegnere Giuseppe Forino. Sempre il fiume Solofrana è oggetto di lamentele da parte dei residenti di S. Vincenzo, questa volta però per la presenza di arbusti e vegetazione infestante lungo l’alveo. Infatti soprattutto gli utenti della pista ciclabile che congiunge il capoluogo alla frazione notano piante incolte che frenano l’abituale fluire delle acque, piante che andrebbero rimosse. Tante altre piccole e grandi problematiche andrebbero risolte, sempre per ciò che riguarda le varie frazioni: concludiamo questa carrellata “ideale” con la presenza di rifiuti in angoli “oscuri” di S. Vincenzo (parchi De Caro e Santina Campana) – o di altre zone del Sanseverinese – e con il carente segnale tv ma anche wi-fi a Priscoli e Lombardi.