Fisciano: amministrazione a fianco Comitati, no legge Salva-Gori

Il Comitato Campano per l’Acqua Pubblica, col sostegno della Rete dei Sindaci (di cui fa parte anche il Comune di Fisciano), sta continuando la protesta presso il Centro Direzionale di Napoli, isola 13, per bloccare l’approvazione della legge truffa sul ciclo delle acque. I manifestanti hanno esposto degli striscioni davanti all’ingresso del Parlamentino con le scritte: “Giu le mani dall’acqua”, “L’acqua è un bene pubblico, non una merce” e “Il mio voto va rispettato”. E sul profilo facebook del Comitato Campano per l’Acqua Pubblica sono stati pubblicati diversi post di contestazione sul tentativo di far varare in consiglio regionale un provvedimento salva Gori, l’ente che attualmente gestisce il servizio idrico nell’Ambito Sarnese – Vesuviano Ato 3.“Caldoro non molla e tenta il blitz n.4 per svendere l’acqua – si legge in un post su facebook – La conferenza dei capigruppo ha fissato per i giorni 13-14-15 aprile l’ennesima seduta del Consiglio Regionale, dopo tre assemblee a vuoto senza numero legale. I comitati civici ci sono, la mobilitazione continua per bloccare il blitz”. Al consiglio regionale è infatti approdata la normativa in materia di servizi idrici varata dalla giunta del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro che i comitati hanno interpretato come un “vero e proprio regalo” alla Gori Spa. Al centro direzionale continua il presidio delle associazioni che urlano:  “Fate mancare numero legale”. Il disegno di legge si chiama “Disposizioni urgenti in materia di finanza regionale” ma al suo interno sono stati inseriti provvedimenti di varia natura. E’ una sorta di legge omnibus, dove all’articolo 6 sono introdotti una serie di importanti modifiche sostanziali in materia di gestione dell’acqua. Tale disposizione prevede, in particolare, la costituzione di un unico ambito territoriale ottimale, in sostituzione di quelli esistenti finora. Il governo dell’unico Ato sarà affidato all’Ente idrico dell’ambito territoriale ottimale (Eiato).  Tale Eiato trasferirebbe i poteri decisionali in capo al consiglio di amministrazione e non più all’assemblea dei sindaci. Non basta: c’è il rischio concreto che la gestione dello Eiato sia attribuita da Caldoro a Gori, la società nei confronti della quale ha più volte espresso apprezzamenti.  Su questo fronte, come su quello delle bollette “pregresse ante 2012” richieste dalla Gori a gran parte degli utenti Campani (si tratta di recuperi tariffari relativi agli anni 2006 – 2011, che si sono accumulati nel corso del tempo a causa dell’inadeguatezza delle tariffe deliberate in passato dall’Assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano) il Comune di Fisciano, tramite il Sindaco Tommaso Amabile e l’assessore al bilancio Franco Gioia, hanno espresso piena solidarietà e vicinanza ai Comitati e alle Associazioni che si stanno battendo per la ripubblicizzazione del servizio idrico. L’imperativo comune è quello di liquidare la Gori e riportare la gestione del servizio idrico nelle competenze degli enti locali. Inoltre, già dallo scorso mese di dicembre, molti utenti del Comune di Fisciano hanno compilato e inviato il modulo per ottenere la sospensione del pagamento delle “partite pregresse ante 2012”, con le quali si chiede il pagamento di tali tributi esosi.