Regione Campania: flop riordino servizio idrico

Purtroppo mentre  le nostre  “comuni” attività e a”azioni” nel contrastare la Gori Spa si stanno complicando con  continui distacchi sul territorio, con i cittadini che continuano a lamentare di  bollette esose ed improprie , e i singoli Comuni che  si trovano spesso di fronte a continue difficoltà per quanto riguarda i lavori di adeguamento fognature ecc.. mentre tentiamo di portare nei Consigli Comunali un testo comune in relazione alla posizione contro il Testo di  Legge Regionale attuale e con le notizie che ci arrivano proprio sul Regionale ecco che abbiamo purtroppo  novità! Domani 26 Marzo  2015 ci sarà una Seduta Pomeridiana del   Consiglio Regionale, alle ore 15,00 con all’interno del secondo punto all’ordine del giorno:

2)  Esame disegno di legge – “Disposizioni urgenti in materia di finanza regionale”

Reg. Gen. n. 597(se licenziato in tempo utile dalla Commissione Bilancio) Precisiamo che il testo presenta all’art.6  il Riordino dei servizio idrico integrato della Campania” e sottolineiamo che, tra l’altro,  la articolazione territoriale 3 Sarnese-Vesuviano comprende  gli stessi 16 Comuni , ex Ato1 Calore – Irpino;  gli stessi 7 Comuni precedenti ex Ato2 Volturno – Napoli;  e   del Salernitano ex Ato 4, Cava de’ Tirreni ma il testo che verrà portato sembrerebbe addirittura peggiorativo! I Comitati effettueranno ancora una volta un Presidio presso la Regione Campania , monitorando e cercando di raggiungere i diversi Consiglieri Regionali e per testimoniare l’ assoluta contrarietà a tale Legge. Anche i Sindaci della Rete sono in azione e così quelli soprattutto dell’Avellinese e di Cava dei Tirreni! Questa è una legge che accentra nelle mani di pochi il Servizio Idrico, esautora i Sindaci e le comunità locali di ogni possibilità decisionale  e su che cosa? sul Bene Comune primario, indispensabile alla vita, diritto universale! Naturalmente si ritiene che sia necessaria una ridiscussione del riordino del S.I., anche con l’attiva partecipazione dei Sindaci e delle Comunità locali che hanno il “sapere” che nasce dal vissuto locale e storico del nostro territorio.