Regione Campania: Gambino scrive a Cobellis

Egregio On.le Cobellis, trovo oggettivamente singolare, e per tanti aspetti anche risibile, che chi, come Lei, persegue convintamente e scientemente la “ politica del doppio forno” e della strategia finalizzata “ alla pura e semplice occupazione di sedie e poltrone” possa accusare altri di “ essere nemici del centrodestra” o “uno sfascista in servizio permanente”. Evidentemente Lei ha la necessità di giustificare, oggi che si è arrivati al dunque, i Suoi chiari ed evidenti comportamenti di “ uomo politicamente subordinato al PD salernitano” che pur di conquistare qualche “ sedia o poltroncina ai margini” ha completamente svenduto un patrimonio politico ed elettorale conquistato, però, perché appartenente ad un partito radicato nel centrodestra e perché ricoprente il ruolo di Presidente di un gruppo regionale che esprime – da cinque anni – ben due assessori, due Presidenti ed un Vice Presidente di commissioni consiliari permanenti, la totale “proprietà” dell’ARLAS e numerosissimi vertici di sottogoverno regionale. Non può spiegarsi diversamente dalla “ subordinazione”, infatti, il Suo pervicace perseguimento di una linea politica che, fregandosene degli interessi reali dei cittadini e dei territori che l’hanno elettoralmente premiata, è tesa e finalizzata solo ed esclusivamente a rafforzare i posizionamenti politici ed elettorali del PD salernitano, come ha già fatto per l’Amministrazione provinciale  e come si appresta a fare per i comuni di Angri, Eboli e Cava dei Tirreni alle prossime elezioni amministrative. Certamente Lei in questa Sua obbligata azione “di subordinazione al PD” ha potuto contare – e può contare – sulle frustrazioni personali di  “una frangia di sfrantumati di Forza Italia” ma questo non allevia le gravi responsabilità politiche che gravano esclusivamente sulla Sua persona, per ruolo e potere ricoperto nel partito UDC salernitano, e che entro la prima decade di Aprile dovranno obbligatoriamente trovare una definitiva ed esaustiva chiarificazione senza se e senza ma. Non è pensabile, infatti, che una coalizione politica, programmatica ed elettorale che si candida, sulla scorta dell’ottimo lavoro svolto nei cinque anni di legislatura ormai trascorsi, al Governo della Regione per i prossimi cinque anni possa prevedere ed accettare al proprio interno posizioni di ambiguità – sui territori locali – come quelli che Lei autorevolmente e scientemente rappresenta e possa continuare a tollerare veti e blocchi politici, di cui Lei è stato ed è portatore, che supportano posizioni incomprensibili e scellerate del PD salernitano come è accaduto, ed accade, sia con il mancato finanziamento – ad oggi – per la realizzazione del 3° e 4° lotto della strada di collegamento nel Bacino dell’Alento sia con la chiusura prima, e rinviata riattivazione ora, dell’Ospedale di Agropoli. I nodi sono ormai venuti al pettine e Lei sarà obbligato, nelle prossime settimane, a far sapere “erga omnes” ed in maniera pubblica ed ufficiale quale è il Suo posizionamento politico ed elettorale definitivo per le prossime elezioni regionali, consapevoli tutti che “la politica dei due forni” non troverà mai il consenso di un partito vero, come è Fratelli d’Italia, che,da un lato, ha formato i suoi organismi dirigenti “non per diritti ereditari o imposti” ma a seguito di primarie e che fonda il suo consenso sull’impegno sempre dimostrato a favore dei territori e delle comunità residenti, dall’altro lato, riconosce e acclama l’on.le Edmondo Cirielli come leader incontrastato per la sua incontestabile ed inattaccabile statura morale, politica ed elettorale frutto di decenni di impegno civile e politico sul territorio a difesa dei deboli, degli ultimi, dello sviluppo delle comunità residenti.Non è certamente un caso, infatti, se l’on.le Cirielli ricopre ruoli politici di livello nazionale e brilla di luce propria, mentre Lei continua a districarsi, nel limitato territorio provinciale salernitano, esclusivamente tra “sedie, poltroncine e ripicche di natura personale” riuscendo a brillare solo di luce artificiale e/o riflessa e pur ricoprendo – da decenni – autorevoli ruoli politici e rilevante potere economico nel settore della sanità. Solo su un punto condivido le Sue risibili esternazioni di questi giorni e cioè sul fatto che il Presidente Caldoro, sostenuto lealmente e senza se e senza ma da Fratelli d’Italia in questi cinque anni e per i prossimi cinque, dovrà costituire – e pretendere che sia costituita – una coalizione di partiti, e soprattutto di uomini, coesi, seri, convintamente assertori di una politica di coalizione che abbandoni al proprio destino i sostenitori della politica “ del doppio forno”. Per questo obiettivo, mi creda, forte ed inderogabile sarà l’impegno di FDI nulla essendoci di scontato, nella vita come nella politica, e consapevoli che la difesa della coerenza può anche sacrificare una rappresentanza.

On.le Alberico Gambino