Salerno: L’Altra città, la nostra, analisi e proposte per una moblità sostenibile

“Se pianifichi la mobilità per le auto e il traffico, avrai auto e traffico. Se pianifichi per le persone e i luoghi, avrai persone e luoghi”. (“La visione Europea – I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile nella strategia Europea” 2° Workshop Tecnico Italiano – Milano 27/11/2012).

Si è svolto questa mattina presso Spazio Donna una conferenza/incontro sul tema : Mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale Quale Futuro? organizzato da Help Tutela e Sostegno dei Consumatori, L’altra città:la nostra, Fiab Salerno. Alla città serve più mobilità, non più automobili. Se spostiamo l’ attenzione dai veicoli alle persone, possiamo mutare il sistema; bisogna passare da una visione della mobilità che ha al centro l’ automobile ad una mobilità che abbia al centro le persone. Scopo delle nostre proposte è la condivisione di soluzioni utili per un efficace Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), per la città di Salerno, da elaborare con la partecipazione dei cittadini, associazioni, organi di polizia etc. L’obiettivo del Piano Urbano della Mobilita Sostenibile è quello di rendere più competitivo il trasporto collettivo, rendendolo usufruibile da parte di tutti, per disincentivare gli spostamenti individuali, riducendo così la congestione e migliorando l’accessibilità alle funzioni urbane. Il PUMS promuove un sistema integrato di trasporto urbano, favorendo l’intermodalità tra il trasporto privato e pubblico. Dalla “mobilità” dipendono quotidianamente opportunità, informazioni, vita economica e sociale di un numero altissimo di persone. Non è sufficiente garantire il “libero movimento”, ma questo deve essere “organizzato” perché la “mobilità” possa realizzarsi in maniera fluida, ordinata e sicura. Le scelte fin qui compiute a Salerno non soddisfano i nostri bisogni di “mobilità. Sono state ignorate  l’interdisciplinarietà della materia e la condivisione con i cittadini;  quasi sempre si è agito per gestire un’emergenza, o la mancanza di programmazione adeguata. Non è stata la finalità a condizionare le soluzioni, ma il contrario;  così si sono creati nuovi bisogni considerati vitali: l’uso dell’automobile “sempre e dovunque” è uno di questi. Questo modo di governare la mobilità ha inciso profondamente sulle relazioni umane, tendendo ad isolare le persone, i quartieri, le diverse zone della città. A Salerno circa 1/3 dell’area stradale è occupata da automobili. Secondo una ricerca curata da Lorenzo Bertuccio Direttore Scientifico Euromobility Salerno nel 2012 su 50 città indagate si poneva al 32° posto per mobilità sostenibile considerando tra l’altro l’ offerta di  trasporto pubblico, di sistemi intelligenti ed integrati di trasporto, dei parcheggi di interscambio , l’indice di motorizzazione ( 590 autovetture ogni 1000 abitanti ) , la qualità dell’aria, le zone a traffico limitate, le aree pedonali e le piste ciclabili. Prendendo coscienza degli errori fin qui compiuti, vogliamo avanzare proposte per mutare la mobilità cittadina con la costruzione di una cultura della “mobilità sostenibile” che parta dalle persone, dalle famiglie, dai bambini, imparando dai successi altrui, profittando delle esperienze già fatte da altri, adattandole alle nostre esigenze. La mobilità sostenibile deve essere una priorità e per questo occorre: prevedere l’allontanamento dei parcheggi per “non residenti” dal centro urbano;  realizzare  interscambi comodi e veloci,  “nodi intermodali” dove si integrino trasporto privato, trasporto pubblico, mezzi alternativi (car sharing, car pooling, biciclette pubbliche, ecc.); un trasporto pubblico organizzato a rete e non a linee che dia priorità ai mezzi con tempi di viaggio certi, regolarità e confort con l’obiettivo di far diminuire gli spostamenti con mezzi privati motorizzati ; una  gestione intelligente e telematica del traffico pubblico e privato ed un governo della logistica delle merci in ambito urbano; reti ciclabili integrate con i parcheggi e il trasporto pubblico, per sostenere ed incentivare la mobilità ciclo-pedonale , anche recuperando spazio sulle strade cittadine togliendolo alle auto in sosta ; miglioramento della “rete pedonale” e nuove “isole pedonali” con aree di sosta intelligenti; interventi per gli utenti con disabilità e con capacità motorie ridotte  ed un piano specifico per le categorie “deboli” concordato con le associazioni di categoria ; interventi “mirati” alla viabilità cittadina con la realizzazione di sottopassi, vie dello shopping e dell’artigianato; interventi di educazione e cultura alla “mobilità sostenibile”, sviluppare il trasporto su ferro e la cosiddetta metropolitana con l’obiettivo di aumentarne l’utenza favorendo l’estensione fino all’Università di Fisciano da una parte e Pontecagnano dall’altra.