Salerno: Adesso! Italia «Aprire il discorso col Pd locale»

Questa mattina è stato presentato, presso l’Hotel Montestella di Salerno, il coordinamento provinciale di Adesso! Italia Salerno, associazione l’associazione politica che orbita intorno al Partito Democratico ed ispirata all’operato politico del premier Matteo Renzi. Questi i nomi del coordinamento dell’associazione: l’Avvocato Milena Miranda, membro dell’Assemblea Regionale del Partito Democratico e Coordinatrice Regionale di Adesso! Italia Campania, il Prof. Guglielmo La Pastina, Coordinatore Provinciale di Adesso! Italia Salerno, Alessandro Campagnuolo, Vice Coordinatore Provinciale e Responsabile città di Salerno e Pontecagnano, Andrea Marino, Consigliere Comunale di Pellezzano e Responsabile Area Picentini, Deborah Amoruso, Consigliere Provinciale Forum dei Giovani e Responsabile città di Battipaglia, la Dott.ssa Flavia Melillo, Responsabile rapporti con l’Università, Cesare Prisco, Responsabile per le Aree Interne. Miranda: «Siamo vicini e dentro al Partito Democratico, la nostra associazione vuole fare da propulsore a chiunque voglia partecipare e rendersi attivo nella società. Matteo Renzi sta facendo benissimo per le riforme ma ha bisogno anche del nostro aiuto». La Pastina: «Il mio renzismo viene da lontano, a Salerno vogliamo continuare l’opera di rinnovamento iniziata qualche anno fa. La nostra intenzione è quella di cambiare un’idea di fare politica che danneggia sia i cittadini sia coloro che lavorano all’interno delle istituzioni. Abbiamo trovato grande disponibilità sul territorio, da amici, professionisti, appassionati. Ed è dai territori che dobbiamo ripartire dove si trovano ancora delle resistenze. Bisogna aprire il discorso con il Partito Democratico locale». Campagnuolo: «Il progetto non è nato così all’improvviso, proponiamo dei contenuti e non linee politiche. Abbiamo iniziato con l’associazione Salerno Progetto Comune, di cui sono vicepresidente, con la convinzione che per Salerno si potesse fare di più, individuando dapprima i punti critici – polverizzazione delle industrie e delle imprese – e poi puntare alle qualità della città, come il fattore mare»