“Insieme per la Bellizzi che vogliamo” sit contro Giunta Volpe

 “Chiedere i voti per diventare Consigliere Comunale per poi dimettersi ed essere assunto dal comune!!! Guadagno annuo di circa € 45.000!!! Questo è quello che succede in una città del sud Italia di oltre 13.000 anime chiamata Bellizzi!!! Mimmo Volpe (sindaco) e Pino Schiavo (consigliere comunale dimissionario poi assunto al comune) i protagonisti di questa triste e vergognosa storia”. Con questo titolo, il movimento civico “Insieme per la Bellizzi che Vogliamo”, ha organizzato domenica mattina un sit in di protesta su via Roma e invita i cittadini tutti a partecipare. Oltre ad informare la cittadinanza di alcuni  punti chiave dell’amministrazione Volpe, attraverso la distribuzione di materiale informativo, il movimento di opposizione si schiera dalla parte dei tanti giovani che conseguono una laurea a pieni voti, ma assistono attoniti al successo in campo lavorativo di chi invece sceglie di fare una carriera politica. L’ingegnere Pino Schiavo, fedelissimo di Volpe, si dimette da consigliere di maggioranza per ricoprire il ruolo di capo dell’ufficio tecnico del comune. Cosa diranno ora ai tanti giovani che li hanno sostenuti? Che per fare carriera lavorativa occorre una tessera di partito? Chi garantirà ora una chiara osservanza delle regole e delle norme? Un tecnico assolutamente imparziale? Queste e tante altre domande ancora a cui si cercherà di dare risposta nei prossimi giorni attraverso azioni di controllo e di informazione. La vergognosa, indegna ed immorale vicenda del politico che rinuncia alla nomina di consigliere per andare invece a percepire un cospicuo stipendio, ripropone con forza la totale mancanza di moralità ‘ politica e umana di taluni personaggi oltre ad essere una vera offesa perpetrata ai danni dei tanti disoccupati che con dignità,cercano una reale opportunità lavorativa.Noi a questo atto così indegno e immorale non ci stiamo! Ci troviamo davanti una “Città Possibile” sempre e solo per i soliti amici e compagni di merenda, che vede protagonisti di assurde vicende personaggi vicini ai soliti interessi e “affari” personali e lontani dalle vere esigenze dei cittadini.