Cara Italia…ti riscrivo…

Giuseppe Lembo

Cara Italia, ti scrivo e riscrivo continuando l’entusiasmante avventura del 2010 con la pubblicazione del libro a te dedicato. Un’avventura coraggiosa che continua con l’ostinato impegno di sempre. Ti scrivo non solo per annoiarti dei tuoi tanti e per molti versi irrisolvibili mali. Ti scrivo, soprattutto, per affrontare e magari trovare, attraverso l’insieme italiano, una soluzione possibile ai tuoi tanti, tanti mali; alle tue tante sofferenze, assolutamente disumane. Per questo, ho pensato ad un laboratorio delle idee per costruire insieme il Progetto Italia con alla base il pensiero e le idee in cammino degli italiani; degli italiani onesti e buonpensanti. Ne sarò attivamente protagonista; prima di avventurarmi, negli orizzonti geograficamente sconfinati, partirò dalle radici; dal mio Cilento che la buona sorte, nella grande confusione d’Italia di questo non facile momento, vuole come Terra saggia per essere la Terra dell’essere parmenideo che tanto può insegnarci per sconfiggere il male di un sempre più invadente apparire italiano, che tanto male fa all’Italia ed agli italiani, gravemente privati delle energie vitali per essere, come necessario, protagonisti di futuro, prima di tutto creando, innovando e producendo idee e progetti per uscire dalle condizioni tristi in cui siamo stati spinti da un’insipienza italiana che non porta da nessuna parte, se non all’ormai sempre più vicino declino italiano.

Con il protagonismo della ragione, forte della saggezza antica, l’Italia deve trovare dentro gli italiani onesti e coraggiosi, la forza per cambiare; per cambiare, pensando al futuro come un dovere da compiere insieme per i propri figli.

È necessario ed urgente fare questo; se non si fa questo è la fine inevitabile per la nostra Bella Italia.

Cara Italia ti scrivo e riscrivo pensando ad un Progetto Italia, come prodotto italiano d’insieme, per aiutare a salvare il mio Paese, un Paese tradito ed abbandonato a se stesso da chi malgestisce il presente, con un fare assolutamente indifferente per costruire, così come si conviene, il futuro; il futuro degli italiani, ormai stanchi di un indecente teatrino che è sempre più causa di un profondo malessere da cui bisogna uscire, per non morire.

Tanto recuperando quella saggezza d’insieme con l’immagine di un’Italia nuova che deve sapersi rigenerare attraverso un nuovo Rinascimento italiano.

Il Progetto Italia, con autori l’insieme italiano, sarà tutto questo ed avrà questo percorso di nuova e saggia umanità italiana, cancellando le tante diffuse facce della disonestà, ultima quella di Roma, un infame tradimento del potere nei confronti degli italiani onesti, ormai stanchi di dover sostenere gli sfaccendati disonesti; il marcio di un infame, sistema Italia.

Stanchi e delusi, riprendendosi la propria autonomia di uomini liberi, in massa (due italiani su tre) hanno deciso di togliere l’ossigeno al potere che indegnamente li rappresenta; tanto, attraverso il non voto, un primo utile passo per voltare pagina e così cambiare finalmente l’Italia “… non donna di provincia, ma gran bordello”.

Dopo il Progetto Italia, con capitoli particolari, a partire dal Cilento, Terra simbolo del pensiero dell’essere lasciatoci in eredità dalla Scuola Eleatica di Parmenide e di Zenone e dalla Campania, con Napoli, in una condizione gravemente triste da essere considerata la più nordica delle città africane, l’attenzione progettuale sarà tutta rivolta al cammino della nuova Italia, con un Progetto Italia, di rifondazione, partendo proprio dalle radici e dalle tante nobili testimonianze italiane, un ricco patrimonio del pensiero e della creatività italiana, da sempre caro al mondo.