Salerno: dimensionamento scolastico: Istituto tecnico agrario “Giustino Fortunato” accorpato al “Profagri”

La Provincia di Salerno ha presentato alla Regione Campania la propria ipotesi di dimensionamento scolastico, che prevede, nel caso di Eboli, l’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario “Giustino Fortunato” con il “Profagri” di Salerno. Una inammissibile dequalificazione di una scuola che gode di un forte radicamento e che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per la nostra Città. In altre parole, venuta meno l’Amministrazione Melchionda, apprendiamo che il Commissario Prefettizio Vincenza Filippi non ha partecipato alla concertazione preliminare alla stesura del piano di dimensionamento scolastico, permettendo, di fatto, che l’Istituto Agrario perdesse la propria autonomia scolastica. Si tratta di una assenza gravissima, che decreta per Eboli una pesante perdita; una disattenzione che vanifica tutto il lavoro fatto negli anni. Vorrei, infatti, ricordare che proprio l’Amministrazione Melchionda, lo scorso anno, con propria deliberazione di Giunta, ha chiesto ed ottenuto la costituzione di due poli didattici: liceale e tecnico. Il primo ha visto l’accorpamento del Liceo Classico “ E. Perito”  e del Liceo Artistico “C. Levi”; il polo tecnico, invece, è costituito  dall’Istituto d’Istruzione Secondaria “E. Mattei” e dall’Istituto Agrario “G. Fortunato”. Un lavoro importante che ha dato nuovo slancio all’attività didattica e soprattutto ha scongiurato la possibilità che la dirigenza di uno degli istituti ebolitani venisse attribuita ad una scuola di un’altra città, dal momento che gran parte degli istituti della nostra città risultavano sottodimensionati. Ebbene, dopo tanto lavoro, a causa di una imperdonabile leggerezza, si mette a rischio una importantissima scuola del nostro territorio. Il Commissario chieda un incontro urgente con Il Presidente della Provincia Canfora affinché si proceda alla rettifica della delibera che verrà posta all’attenzione della Regione Campania. Il polo tecnico di Eboli ha tutti i numeri per restare, una città va amministrata e chi oggi guida la nostra città doveva sedere a quel tavolo per  difenderlo.