Salerno: No Crescent “Fusandola, non targhe ma politica preventiva”

 Non servono sterili commemorazioni degli eventi tragici, occorre invece una politica seria e lungimirante che sappia valorizzare la prevenzione e la manutenzione al fine di ridurre, o quantomeno contenere, i rischi del dissesto idrogeologico. Il comune di Salerno, purtroppo, con la nota cementificazione di Santa Teresa ha dimostrato di imparare poco dalle lezioni che la natura ha impartito all’uomo, con l’alluvione cittadina del lontano 1954 o in tempi più recenti con gli eventi in Liguria, in Toscana o nella vicina Atrani. Deviare il torrente Fusandola creando una curva ad angolo retto, non tenendo peraltro in nessun conto i tre vincoli sussistenti sul corso d’acqua, è l’espressione di una politica sempre pronta a favorire progetti  di speculazione privata, ma sorda rispetto alla messa in sicurezza del territorio, e miope al punto da non saper leggere storie recenti e passate. È per questo che, piuttosto che occuparsi di iniziative stucchevoli, consigliamo al primo cittadino di impiegare parte del suo tempo nella lettura di “SOS Fusandola” – rapporto che contiene tutte le criticità idrogeologiche connesse all’intervento urbanistico di Santa Teresa-, dossier peraltro già inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente e ad Erasmo D’Angelis, responsabile della Struttura contro il dissesto idrogeologico.

comitato nocrescent