Salerno come Roma, Zitarosa “Spese folli per pessimi servizi”

 I servizi igienici della città, botole nascoste sotto il livello del suolo, sono in condizioni da terzo mondo. Nella giornata di ieri ho personalmente potuto constatare le condizioni di degrado in cui versano tali servizi e più precisamente quelli posti sul lungomare Trieste, di fronte le Poste. Porte spaccate, mura imbrattate di cacca, w.c. intasati di ogni genere di sporcizia, urina dappertutto, scarichi dell’acqua non funzionanti, siringhe usate lasciate per terra,  mancanza di carta igienica e sapone,  fili elettrici penzolanti, tubature sconquassate, ruggine ovunque, odore da voltastomaco. Per i disabili poi diventa una missione impossibile: se non sei accompagnato puoi dimenticarti di scendere le scale. Ho notato, altresì,  la presenza di personaggi ambigui e l’assoluta mancanza di controllo alle entrate. Un turista pugliese, disgustato da tale disservizio, uscendo dai bagni mi ha testualmente riferito: “E’ vero che a Salerno avete delle belle luci, ma in quanto a servizi siete da terzo mondo, difficilmente metterò più piede in questa città!” E’ di qualche giorno fa (5 dicembre u.s.) una mia richiesta rivolta alla S.V., invitandoLa a dimostrare, sulla scorta di quanto accaduto nel Comune di Roma, l’assoluta trasparenza del Comune di Salerno e, soprattutto, la correttezza sulla legittimità delle procedure adottate per l’affidamento dei servizi a soggetti esterni.  Chiedevo,  infatti,  di voler conoscere il costo della pulizia  di alcuni servizi e tra questi proprio quello dei bagni pubblici per i quali sembra che il Comune di Salerno spenda circa un milione di euro all’anno per mantenerli poi nelle condizioni sopra evidenziate, ma ad oggi non ho ricevuto ancora alcuna notizia in merito. Attenderò anche qualche giorno,  dopodiché “mediterò” sul da farsi.