Caltanissetta: DC, Angela Lo Cascio, proposte in campo

 Ho deciso di impegnarmi attivamente in politica perché credo nei principi fondamentali della Democrazia Cristiana che affonda le proprie radici nella dottrina sociale della Chiesa. Prima di programmi noi abbiamo bisogno di donne e uomini liberi capaci di offrire una proposta veramente alternativa per il governo del nostro Paese. Donne e uomini liberi di far politica per passione e non per bisogno, liberi di sognare un paese orgoglioso e consapevole, civile e generoso, accogliente e tollerante, attenti alla sicurezza, capace di rimettere in moto lo sviluppo economico e sociale, che investa nelle risorse umane in genere e in particolare in noi giovani; quindi che abbia voglia di promuovere la cultura, la formazione, che investe nelle pari opportunità, che tuteli le famiglie, le fasce deboli, che premi la dignità del lavoro e garantisca l’interesse del bene comune. Papa Francesco, non a caso, insegna che il bene comune è l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente, anche attraverso l’aiuto di Dio e della chiesa cristiana. La finalità del bene comune è, pertanto, quella di aiutare e facilitare la realizzazione di ogni persona umana. Il bene comune si collega, innanzitutto, all’aspetto spirituale e morale dell’uomo. Il rispetto della persona esige solidarietà, perché nessuna fascia sociale (economica, etnica, religiosa) deve essere esclusa dal bene comune. La necessità di riconoscere e di promuovere una gamma di valori e di principi che favoriscano il bene di tutti, la promozione e la realizzazione di una vita morale coerente, poiché i valori etici non vissuti si affievoliscono e finiscono per sparire, sia nella vita personale che in quella sociale. E con questo spirito che ho creduto nella ricostituzione del partito della Democrazia Cristiana. Soffro nel vedere i miei coetanei costretti dalla classe dominante borghese e dal suo governo a vivere in disumane e intollerabili condizioni economiche e sociali, sfruttati e subalterni al sistema del capitalismo, cosi da favorire l’emigrazione verso il nord o addirittura dal Paese, delle nostre migliore risorse umani. Il nostro obiettivo è di promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio, al fine di migliorare il livello e la qualità della vita, soprattutto di accrescere la capacità attrattiva in cui viviamo. La difficile realtà economica e occupazionale, impone la necessità di sviluppare il territorio in termini competitivi, dinamici e innovativi. Ed in questo senso, è possibile individuare, in un’ottica giovanile alcune priorità.
1.Favorire la nascita di nuove realtà produttive e imprenditoriali, accrescere prodotti e marchi di qualità, condizioni essenziali per l’economia locale delle nuove dinamiche del mercato nazionale ed estero.
2. A livello sociale e culturale, è opportuno avviare a un processo di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e ambientale. Sensibilizzare e richiamare l’attenzione sul valore della bellezza del territorio e sul suo patrimonio immateriale, ossia espressione culturale che identificano un paese (come le feste religiose, gli antichi mestieri, la musica e le tradizioni popolari) significa rafforzare il nostro senso d’identità.
3. Incentivare lo sport, con attività di cui tutti possano prenderne parte, ed evitare sempre più che lo stesso, rimanga un privilegio per pochi. Il futuro della Democrazia Cristiana passa dai piccoli gesti quotidiani, da una stretta di mano, da un saluto, da un sorriso, dal rispetto della persona, dalla solidarietà, dall’umiltà. Noi giovani non vogliamo e non abbiamo perso la speranza, ma ancora abbiamo tante aspettative e non ci manca certo la grinta e la passione. Abbiamo capito tutti che l’impegno quotidiano di ognuno di noi può finalmente trovare adeguato spazio in grande progetto comune, un progetto per la nuova Democrazia Cristiana.Oggi abbiamo bisogno di coraggio e responsabilità per reagire a una crisi che non è solo economica ma etica, infatti mi è stato insegnato che l’onestà e la trasparenza non possono rimanere principi astratti, ma devono essere scelte di vita quotidiana come viene insegnato da Gesù.