Ariano Irpino: Sappe, suicida assistente Capo Polizia penitenziaria

Ha scelto di togliersi la vita con un sacchetto di plastica, che stretto alla testa gli ha impedito di respirare. Così è morto oggi ad Arianmo Irpino un Assistente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei cinque Corpi di Polizia dello Stato italiano, in servizio nel carcere cittadino.“E’ una tragedia costante, quella dei suicidi nelle file della Polizia Penitenziaria dall’inizio dell’anno. Siamo nella media di un caso al mese, che quest’anno ha visto morire poliziotti a Vibo Valentia, Padova, Siena, Volterra, Novara, Roma, Saluzzo e ancora Padova. Ed è il secondo caso ad Ariano quest’anno. C.L., 40 anni, sposato e con una figlia, ha scelto di farla finita. Una tragedia, l’ennesima nell’indifferenza dell’Amministrazione Penitenziaria che non è in grado di assumere concrete iniziative contro questo ‘mal di vivere’. Alla moglie, alla figlia, ai familiari, agli amici e colleghi del carcere di Ariano Irpino va il nostro pensiero e la nostra vicinanza”, comunica un commosso ed affranto Donato CAPECE, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Capece sottolinea che “negli ultimi 3 anni si sono suicidati più di 35 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati complessivamente più di 100, ai quali sono da aggiungere anche i suicidi di un direttore di istituto (Armida Miserere, nel 2003 a Sulmona) e di un dirigente generale (Paolino Quattrone, nel 2010 a Cosenza). Lo ripetiamo da tempo: bisogna intervenire con soluzioni concrete, con forme di aiuto e sostegno per quei colleghi che sono in difficoltà. Bisogna comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l’attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere. Ma il DAP, senza mesi un Capo Dipartimento e da anni incapace di affrontare e risolvere il disagio lavorativo dei Baschi Azzurri, non fa nulla di concreto per favorire il benessere dei nostri poliziotti: neppure fornisce i dati ufficiali sul numero degli agenti suicidi, che raccogliamo noi attraverso i nostri dirigenti sindacali presenti in tutte le sedi d’Italia!”.