Cambia l’ Occidente, cambia!

Giuseppe Lembo

L’Occidente se non vuole finire per sempre nella polvere autodistruggendosi, deve necessariamente cambiare. Deve cambiare vita; deve cambiare il proprio modello di vita ormai logorato e senza prospettive certe per un futuro possibile. Sullo scacchiere mondiale c’è l’avanzata veloce di nuove realtà umane, economiche, tecnologiche, nonché innovative e creative. Sullo scacchiere mondiale gli uomini della Terra sono dinamicamente in forte ed inarrestabile movimento. Il primo attore di tanto e travolgente movimento è la Cina; è quel popolo di formiche che cresce a ritmi travolgenti e di giorno in giorno, ben usando le sue tante risorse; diventa sempre più partner di primo piano di tante realtà del mondo prima inesistenti e/o comunque poco interessanti ed altrettanto poco considerate da quell’Occidente sprecone, il cui modello consumistico a senso unico ormai non regge più; non è più centrale per le economie ed il futuro del mondo. Di fronte ad un Occidente in agonia e ad un’Europa tutta compresa nel modello dell’Occidente, prossimo a morire ci sono le realtà emergenti del mondo; ci sono quelle realtà apparentemente invisibili verso cui l’Occidente egoisticamente chiuso in se stesso, ha dimostrato per troppo lungo tempo, inopportunamente atteggiamenti di stupida indifferenza e di altrettanto inopportuni comportamenti di superficialità del divenire possibile che oggi ci fa pagare a caro prezzo il conto e mette in tutta evidenza il male che affligge l’intero Occidente, la vecchia Europa ed inevitabilmente, anche l’Italia nostra che più degli altri è rimasta indietro e non trova la strada giusta per cambiare. Manca all’intero Occidente quella strada su cui incamminarsi cambiando; tanto, per un futuro possibile. Manca, purtroppo, quella strada da percorrere per non morire travolti da un mondo fatto di soli falsi miti che ormai non reggono più; che ormai, a scenari umani ed economici cambiati, interessano sempre più marginalmente i saggi del mondo; producono, con l’idiozia sistemica che li governano solo macerie; solo disastri, da tempo annunciati, a cui nessuno ha saputo o voluto porre la dovuta attenzione; a cui nessuno ostinatamente sa porre la dovuta attenzione per evitare quel disastro annunciato che è dietro l’angolo per l’intero Occidente. Occidente, Europa, Italia, cambiate! Cambiate in fretta! Tanto è necessario per non morire.  Un niente prodotto da quell’appiattimento dell’insieme umano che, tra l’altro, non sa più vivere insieme essendosi incamminato per la via sbagliata di un fare egoistico con il solo ed assorbente protagonismo di un individualismo sempre più cieco; di un familismo di se stesso, dove ciascuno si è ritagliato per sé il solo modello assolutamente perdente dell’io mondo; un modello con alla base, tra l’altro, un comunicare per niente autentico, che trasformisticamente lancia solo messaggi di mondi falsamente nuovi, basati sull’egoismo del tutto per sé in una realtà della sola materialità quotidiana che porta a privilegiare lo stomaco sempre più ovunque riempito con cibi spazzatura, alla mente ed suo ruolo insieme al cuore degli uomini centro e motore vitale di quel bagaglio di valori umani senza i quali l’uomo non va da nessuna parte. Cambia Occidente, cambia! Cambia, se proprio non vuoi morire! Cambia, se non vuoi finire e per sempre nella polvere! In questo mio messaggio-appello c’è la preoccupazione crescente per il futuro sempre più umanamente negato al mondo umano dell’Occidente ormai in avanzata agonia; l’Occidente in apnea, manca dell’ossigeno della vita senza il quale non c’è vita; non c’è assolutamente futuro. L’Occidente è, oggi purtroppo, una parte del mondo dal futuro negato. Questo Occidente da cambiare, comprende l’Europa; comprende tra l’altro l’Italia che ha ormai smarrito da tempo la giusta via; la via della sapienza e della saggezza individuale e collettiva. Ha purtroppo smarrito la via del pensiero del fare, innovando ed attivando processi nuovi necessari per guardare oltre la siepe; oltre il presente e pensare con lungimiranza di intenti al futuro possibile, in scenari in movimento, il frutto di una inarrestabile mutazione genetica del cammino umano. C’è oggi nel mondo tanto estremismo. L’Occidente e l’America in particolare non sanno e tanto meno vogliono essere i guardiani del mondo. Gli jihadisti di un nuovo Califfato in Siria ed in tante altre realtà arabe, hanno tra le loro file anche  giovani occidentali, americani, europei ed anche italiani. Pur avendo avuto un rapporto di civiltà con la cultura fatta dei valori primari della vita e della tolleranza umana, vanno inopportunamente ad ingrossare le file dell’Isis che ha come obiettivo primario il terrorismo, pensato come percorso necessario a rendere il mondo un carnaio di feroce violenza senza alcun rispetto per nessuno e per niente. Che farà l’Occidente, l’Europa, l’Italia di fronte a questi tanti nemici dichiarati del mondo? Ferme risposte di civiltà contro l’inciviltà, la disumanità e le barbarie, verranno sicuramente assunte di fronte a questi ingannevoli fanatici di un divino che li porta a deragliare umanamente, percorrendo strade sbagliate che rappresentano solo una falsa fuga dalla realtà, ma non ha fondamentalmente obiettivi né di religione con il divino per il terreno e tanto meno di civiltà con il sapere e la conoscenza per l’uomo e le società del mondo che hanno come primo fondante obiettivo quello di garantire la vita dell’uomo sulla Terra, costruendo ovunque ponti di pace. Bisogna rispondere con atteggiamenti di forza pensando a costruire il dialogo ed il confronto per evitare l’insorgere ulteriore di quelle idiozie fanatiche fortemente disumane e distruttive che purtroppo non portano da nessuna parte se non alla violenza fine a se stessa; ai conflitti umani, una selvaggia giungla del tutti contro tutti con un fanatismo fondamentalista alla folle ricerca nel mondo di nuovi scenari di morte; di un olocausto infinito con vittime innocenti uomini della Terra che hanno il sacro diritto alla vita e nessuno, proprio nessuno può fanaticamente portargliela via in nome di una falsa differenza di razza, di colore della pelle, di lingua parlata e/o di religione professata. A nessuno è dato rendersi arbitro di morte per il proprio folle fanatismo teso all’odio ed all’annullamento di altri uomini che, con la loro “diversità”, sono tutti insieme una grande ricchezza per il futuro del mondo. Bisogna dire e con forza un no convinto ai fanatici giustizieri di un assolutamente falso sentire umano. È necessario, è assolutamente necessario, usare la forza contro il genocidio. Ha ragione l’osservatore della santa sede all’ONU di affermare che, essendo tutti membri della stessa famiglia umana, quando i diritti fondamentali sono violati, allora per la comunità internazionale scatta l’obbligo di fare tutto ciò che può. Purtroppo lo Stato islamico per solo fanatismo molto inopportunamente si è messo contro la famiglia umana; il Califfato usa un vocabolario religioso ai soli fini di conquistare il potere; per questi fini, sfidando il mondo, decapita, vende le donne come schiave, uccide, distrugge tutto quanto non è parte del loro agire fanatico, rendendosi così protagonisti di un fare assassino; ferocemente responsabile di gravi sofferenze e di morte, calpestando così i diritti fondamentali dell’uomo della Terra.

 

2 pensieri su “Cambia l’ Occidente, cambia!

  1. Pur apprezzando il lungo articolo del dr Giuseppe Lembo, devo ribadire che, a parte ciò ce fa “dimagrire il corpo economico dell’Europa”, l’Italia, che fino agli anni’80 – ’90. che fioriva tra la più rosea aspettativa, fu costretta a rallentare il passo, fino a retrocedere in una posizione economica abbastanza drammatica. Credo che se si continua a fare “orecchi da mercati”, l’Italia sprofonderà sempre più nell’abisso. Occorrerebbe, innanzitutto ,un serio controllo sugli sbarchi degli stranieri: Ne sono giunti ,forse, più di cinque milioni, e ne arriveranno sempre di più se non si decide di fermare tale (pericoloso) flusso. poi, gentili e attenti scrittori , dovreste accorgervi che, buona parte di questi stranieri lavora i nero, grazie alla compiacenza di piccole o grandi imprese he li assumono e che eludono le proprie dovute tasse. In altri Paesi si rispetta in pieno la prassi del diritto. e dovere , a pare che molti italiani e stranieri non abbiano troppo assimilato ali fondamentali regole di civiltà, ma capaci solo di danneggiare la nostra economia e quella delle aziende serie e rispettose delle leggi vigenti. Cordialità, Alfredo

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