Giffoni Valle Piana: concerto di Federico Salvatore

 Il cartellone,  quest’anno, è pieno di nomi illustri. Il “Giffoni teatro”, la kermesse culturale che si svolge presso l’incantevole location del “Giardino degli aranci”, vede nomi di primo piano nel panorama del teatro nazionale come Giancarlo Giannini, Vincenzo Salemme e Simone Schettino. Ma ad aprire la manifestazione è stato Federico Salvatore, artista di spessore tra i più importanti della nuova scuola napoletana. Cantautore, musicista e attore eclettico ha portato a Giffoni ieri, 2 Agosto, il suo show intitolato “…E noi zitti sotto”, citazione del celeberrimo film “Non ci resta che piangere” del duo Benigni-Troisi. Federico Salvatore, da anni, ha costruito un importante cammino artistico: nel suo concerto c’è il cabaret (“Nun pozzo parlà”) e la denuncia civile (“Se io fossi San Gennaro”).Ripercorrendo il tracciato di uno dei più grandi cantautori italiani, Giorgio Gaber, Federico Salvatore ha un’interessante ricerca musicale e teatrale: nel primo campo contamina sonorità della tradizione partenopea con l’hip hop e il rock. Nel secondo unisce magistralmente il momento comico (con la richiestissima canzone “Azz”, suo cavallo di battaglia, che negli anni Novanta ha venduto oltre 700mila dischi) e il momento culturale (con l’esibizione di una commovente versione dell’inno nazionale nella quale l’autore descrive il degrado socio-culturale della nostra amata Italia). Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato quando il cantautore partenopeo ha ricordato le grandi personalità italiane che hanno sacrificato la propria vita per il bene comune: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Federico Salvatore, accompagnato da quattro bravissimi musicisti, ha saputo coinvolgere la folta platea con un graffiante sarcasmo che ha divertito, ma soprattutto fatto riflettere. L’inizio della XVII edizione del “Giffoni Teatro” è stato esplosivo ed intenso. Come si suol dire in questi casi: buona la prima!
Sergio Ruggiero Perrino