Salerno: debiti fuori bilancio. A quanto ammontano quelli comunali?

Vincenzo Carrella

Non è facile capire cosa siano i debiti fuori bilancio, come nascono e quali effetti concreti producano sugli enti locali. Il tema è molto tecnico. In questo articolo cercheremo di inquadrare l’argomento e, soprattutto, di stabilire a quanto ammontano i debiti fuori bilancio del comune di Salerno.  Iniziamo col dire che i debiti fuori bilancio stanno diventando il tallone d’Achille di molti comuni italiani. Diverse relazioni della Corte dei Conti hanno messo in evidenza come «da fattore patologico» si siano trasformati negli ultimi anni  «in ordinaria modalità di gestione della spesa». Il problema interessa da vicino e in misura considerevole anche  il comune di Salerno  che proprio in queste ultime settimane  sta provvedendo all’accertamento e al riconoscimento dei propri.  Di recente se ne è parlato molto soprattutto nell’ultimo  consiglio comunale  celebrato lo scorso 3 luglio,  per avere il consesso cittadino  riconosciuti  debiti complessivi  per  € 12.625.726,12 .  Ma cosa sono i debiti fuori bilancio? Una sua definizione  l’ha fornita  il Ministero dell’Interno con una  circolare risalente  al  1993 ( la nr .21/1993)  specificando che non è altro che  “un’obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di denaro […] assunta in violazione delle norme giuscontabili che regolano i procedimenti di spesa degli enti locali”.
Tradotto in termini spiccioli  ciò  vuol dire che i debiti fuori bilancio sono debiti assunti da un Comune al di là dei rituali  stanziamenti previsti dal bilancio di previsione. Debiti, in altri termini, contratti senza  quindi l’iter  deliberativo ex art 191 del  tuel  e oltre, quindi,  il limite di spesa autorizzato .  In sintesi non è altro che un  buco ovvero   zavorra tendente a falsare  la  vera situazione finanziaria e gestionale di un  Comune. Tali  debiti  non solo espongono l’ente che li contrae a controversie legali ma – come si comprenderà- ne  sconvolgono gli  equilibri di bilancio   togliendo di fatto significatività e valore alle stesse scritture contabili (laddove fossero ancora presenti, nda ). I debiti fuori bilancio, cioè, rendono spesso inattendibile la situazione finanziaria e gestionale ufficialmente presentata dal Comune, che può  anche arrivare – paradossalmente – a evidenziare (virtuali) avanzi di amministrazione di fatto inesistenti  e orgogliosamente   sbandierati alla comunità  quale saggia e economica gestione.  Quali le tipologie di debiti fuori bilancio.?  L’articolo 194 del TUEL, il Testo unico degli Enti Locali, stabilisce che i debiti fuori bilancio possono avere origini diverse. Possono derivare da sentenze esecutive con le quali i Comuni sono stati condannati al pagamento di una somma di denaro (come quelli del Comune di  Salerno di cui alla su citata deliberazione di consiglio comunale); dalla copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e istituzioni; dalla ricapitalizzazione di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali; da procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità; dall’acquisizione di beni e servizi, nei limiti di utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.  Non tutti i debiti sono però uguali. L’articolo 194  del Tuel appena citato stabilisce, tra l’altro, che è legittimo sanare i debiti fuori bilancio purché l’ente che li ha contratti ne abbia tratto una qualche utilità o arricchimento. Semplificando, si può dunque parlare di debiti fuori bilancio “buoni” e di debiti fuori bilancio “cattivi”: quelli buoni sono quelli accumulati da un Comune per finanziare opere o servizi di pubblica utilità. Quelli cattivi, di contro,  sono quelli che vengono a crearsi in seguito a una gestione finanziaria inadeguata e inefficace  protrattasi nel tempo. Proprio questi ultimi  sono  risultati protagonisti di questa prima “sfornata salernitana ”: i milioni di euro “risconosciuti ”  risultano  frutto di sentenze risalenti- sembrerebbe-  a periodo ante Novembre 2001 e per i quali si è  utilizzato – quale copertura- un mutuo  straordinario della Cassa depositi e prestiti ( quello disciplinato  ai sensi art 41 comma 4 della legge 448/2001) derogando, in tal guisa, il principio  sacro che vede la possibilità per gli enti locali  di  indebitarsi  con ricorsi a specifici mutui  solo per le  spese di investimento. L’interrogativo, a questo punto  è lecito: possibile che in tutti questi anni  (oltre un decennio) non si è pensato minimamente di darne conto nei documenti contabili ufficiali approvati e operare manovre di bilancio  per attutirne la “batosta”? Probabilmente la scelta è stata proprio quella gestionale e cioè di rinviare  agli esercizi futuri  le ricedute di tali  spese e ciò anche per non compromettere  i vincoli annuali  di finanza pubblica, tra cui  lo spauracchio dello sforamento del patto di stabilità. A chi spetta il riconoscimento dei debiti fuori bilancio? Spetta, come accennato poc’anzi, al consiglio comunale, che ha anche tra l’altro l’obbligo di trasmettere gli atti di riconoscimento della legittimità dei debiti alla competente Procura regionale della Corte dei Conti. Sarà quest’ultima a verificare che non vi siano eventuali danni patrimoniali o responsabilità nel caso in cui il riconoscimento sia avvenuto al di fuori delle ipotesi previste dalla legge. Sarebbe interessante seguirne – per il caso Salerno – le future  evoluzioni.  Concludiamo il nostro percorso con  un ultimo dubbio:  quanti sono, in totale,  i debiti fuori bilancio del comune di Salerno ? E’ una domanda alla quale nessuno, al momento,  sa rispondere con certezza. Di certo vi sarebbero anche  quelle delle società partecipate ( Salerno solidale e Salerno mobilità in prima fila)  i cui  rispettivi  saldi  non risultano essere stati riconciliati al 31.12.2013  con quelli del Comune per svariati milioni di euro, contravvenendo alle precise indicazioni  dell’art 6 della spending review del 2012. Per non parlare dei giudizi/contenziosi tutt’ora pendenti.
E’ evidente che se il Comune verrà  ancora condannato a pagare  le oceaniche somme  richieste dai numerosi creditori  senza procedere alle relative liquidazioni  si aggiungeranno  anche gli interessi e oneri vari  con  il debito  complessivo che  aumenta a dismisura. Ad oggi  il  Comune di Salerno  ha riconosciuto i primi debiti fuori bilancio per complessivi ® 12.625.826,12  nell’ultima seduta di consiglio.  Ma, come abbiamo visto e esaminato  si tratta di una massa destinata inesorabilmente a crescere  con  rischio “default”    in agguato!

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