Cava de’ Tirreni: “Città Unita” su movida

Ottima l’iniziativa presa dal Sindaco e dagli Assessori al ramo di ripristino dell’ordine e della legalità del fenomeno della movida, che è di vitale importanza per l’economia cavese, solo a condizione che sia,  però , di qualità e di sicurezza e, in quanto tale, di altissima civiltà. Sotto il sindacato Gravagnuolo ciò fu avviato con ottimi risultati; Cava divenne la seconda città per qualità della sicurezza in Italia, con un consenso popolare pari al 78%.  Epoca degli sceriffi che lavoravano notte e giorno, in prima persona, assumendosi responsabilità e rischiando la propria  pelle per un grande progetto, un grande sogno realizzato: Cava  Sicura !! Una accoppiata di duri a morire  da far letteralmente  paura e difatti i malintenzionati avevano timore di venire a Cava, e fu  cosi che , come i bei tempi andati, che si tornò a dormire con le porte aperte , con zingari molesti e delinquenti e una microcriminalità totalmente scomparsi. Proprio come adesso !! nonostante a tremare oggi siano i cavesi perbene e onesti vittime dei disonesti, maleducati, delinquenti, malfattori, cafoni!!! Poi l’Amministrazione ebbe, purtroppo, la sorte che ebbe. E solo dopo appena pochi giorni dalla fine indecorosa di quella gestione, nata bene, ma finita malissimo, tornò l’ inferno dantesco!!Bisogna, ora, innanzitutto pensare alla fase propositiva del rilancio della vita notturna che deve essere di piacere, tranquilla, sicura, armoniosa da salotto fruibile a tutti, frequentatori, bene accolti e serviti, e residenti; ordinata e disciplinata, fautrice di   ricchezza per la mai tanto amata nostra città. Una sana ricchezza per tutti e non solo per qualche gestore di locale sconsiderato, egoista, degno dei suoi peggiori e da lui  attratti frequentatori. incivile , strafottente delle leggi dei regolamenti e degli altri, programmato a fare  solo ed unicamente  gli affari suoi  da “zingaramento confusionario “a discapito di tutti gli altri ben pensanti e ben viventi. Occorre, quindi, regolamentare il fenomeno, e bene si sta finalmente  facendo,  perché dove regnano l’anarchia e il sopruso, lì si annidano inciviltà, maleducazione, cafonaggine e delinquenza che allontanano le persone perbene, educate e rispettose della libertà altrui, attraendo, come miele per le mosche , la peggiore immondizia e feccia umana. Subito un’azione, quindi, volta al ripristino di una giusta e , sana e proficua e prolifica convivenza civile mediante la prevenzione, l’educazione e, solo dove sia impossibile raggiungere con le buone tale auspicato risultato, ricorrere , con tutti mezzi legali ad un tipo di repressione tale  da sconsigliare i malintenzionati, perché per loro non ci sarebbe ne’ comprensione , né  pietà alcuna. Ad estremi mali, estremi rimedi. Fuori, allora  dalla movida di qualità gli ubriachi, i drogati e coloro i quali urlano e gli urlatori sguaiati della notte fonda fatta per il silenzio e il  ristoratore sonno . Questi ultimi vadano a sfogarsi presso le loro abitazioni, a casa propria e non in luoghi pubblici tra chi vuol vivere e vive in maniera sana il suo tempo libero. Fuori quei gestori che vorrebbero vivere nella illegalità diffusa, nel sopruso, nelle arroganza,  prepotenza e confusione per discutibili e loschi affari. Per i primi, invece, specie se minori, vanno applicate le norme previste dalla legge. Allontanamento e segnalazione ai Familiari, al Tribunale dei Minorenni, al Prefetto e ai Servizi Sociali per i conseguenziali provvedimenti di recupero, cura  e reintegro nella società civile. Controlli negli ospedali dove puntualmente ogni notte vengono ricoverati giovani sotto gli effetti ei fumi dell’alcool e delle droghe con le previste segnalazioni di cui sopra. La crisi economica non si combatte con altre crisi sociali. Il disordine non si combatte con il disordine e l’anarchia. La democrazia è il rispetto assoluto per sé e per gli altri!!!E’ come voler curare la depressione rifugiandosi nell’alcol o nella droga. La mancanza di denaro non autorizza a commettere rapine o altri reati contro il patrimonio. Cava merita lo stesso tipo di movida di livello altissimo che esiste a Trieste e altrove . La movida che anima le notti delle più belle città europee deve essere l’obiettivo per Cava che non è seconda a nessuna. Se quello che capita a Cava capitasse in queste città, dove regna un ordine impressionante, in due secondi, il fenomeno verrebbe estirpato alla radice. Bisogna smetterla con la cultura del pressapochismo,  dell’arbitrio e della strafottenza che è presente in quasi  tutti i settori, in primis in quello istituzionale-comunale, che invece di educare con esempi ,  da’ una pessima immagine infrangendo per primi le leggi e regolamenti , omettendo di vigilare come si dovrebbe , si deve e conviene, quasi come se le cose , per forza,  devono andare cosi  nel nostro profondo e maledetto sud dove Cristo non si fermò ad Eboli ma molto più su. L’illegalità produce illegalità sempre più diffusa. E’ il corretto esempio che indica la dritta via , la qualcosa manca in assoluto ai nostri giovani , molti dei quali sono  sbandati , delusi, depressi e giustamente arrabbiati non certo per colpa loro!! Chi oggi se ne avvantaggia, domani sarà vittima anch’egli  del sistema marcio e putrido che stiamo vivendo. Questo il saggio insegnamento da dare ai nostri figli tramandatoci dai nostri padri. I Cavesi devono ritrovare il buon senso della ragione , recuperare la propria  identità che ci contraddistingueva e caratterizzava nel mondo , la nostra cultura, la nostra civiltà, il nostro immenso amore per Cava che è stata sempre la guida, il faro la luce per l’intera provincia e oltre. Adeguiamoci al meglio e non al peggio, dando meravigliosi esempi, e  come dicevano i nostri avi “frequentiamo chi è meglio di noi e facciamoci pure le spese”.

avv. Alfonso Senatore Presidente dell’ Associazione “CITTA’ UNITA”