Scafati: interrogazione comunale su appalto progettazione esecutiva e lavori realizzazione Polo Scolastico

I sottoscritti consiglieri comunali Avv. Mario Santocchio e dott. Cristofaro Salvati Premettono: Che l’appalto in oggetto è stato aggiudicato alla Tyche soc. coop. A r. l. come da pubblicazione sulla GU europea del 28/05/2013,

  1. Che il contratto di appalto con la suddetta ditta è stato stipulato solo il 19 Dicembre 2013,
  2. Che lo schema di contratto allegato al bando di gara prevedeva che il progetto esecutivo dovesse essere redatto entro 30 giorni dalla stipula del contratto o dall’ordine del R.U.P. (formulazione peraltro ambigua e contraddittoria imputabile allo stesso RUP),
  3. Che il RUP entro cinque giorni avrebbe dovuto esaminare il progetto e richiedere eventuali chiarimenti che l’appaltatore avrebbe dovuto fornire nei successivi cinque giorni,
  4. Che il Comune di Scafati avrebbe dovuto provvedere, poi, nei successivi quattro giorni all’approvazione del progetto esecutivo,
  5. Che in data 10/04/2014 presentava una interrogazione a risposta scritta per conoscere lo stato delle procedure e le ragioni del mancato avvio dei lavori, da intendersi qui richiamata,
  6.  Che la risposta a firma del R.U.P. del 02/05/2014 prot. 109 oltre ad essere incompleta ed in parte lacunosa, appare in contraddizione con gli stessi atti di gara e contrattuali, Interrogano per conoscere:

Per quali ragioni, allo stato non chiare, sebbene l’aggiudicazione sia avvenuta il 28/05/2013 il contratto di appalto sia stato stipulato dopo circa sette mesi e cioè solo il 19/12/2013, con un ritardo assolutamente ingiustificato ed addebitabile al R.U.P. fino a prova contraria, con un ipotetico vantaggio per l’impresa rispetto alle condizioni di gara avendo la stessa goduto di un notevole lasso di tempo per valutare ed approfondire gli aspetti progettuali esecutivi,

  1. Sulla base di quali considerazioni ed atti il R.U.P. nella risposta del 02/05/2014 affermi che il progetto esecutivo sia stato presentato – il 12/02/2014 – nei termini atteso che lo schema di contratto allegato al bando di gara prevedeva che il progetto esecutivo dovesse essere redatto entro 30 giorni dalla stipula del contratto – 19/12/2013 – o dall’ordine del R.U.P. (formulazione peraltro ambigua e contraddittoria imputabile allo stesso RUP),
  2. Per quali ragioni sono occorsi circa due mesi – dal 12/02/2014 all’11/04/2014 – per ottenere solo l’esito della verifica sul progetto,  
  3. Premesso che la locuzione contenuta nella risposta del 02/05/2014 “l’esito della verifica ….. è stato trasmesso ai competenti uffici” appare di un’ambiguità sconcertante ed intollerabile per un pubblico funzionario oltre che elusiva delle attribuzioni e competenze del R.U.P., se e quali atti formalmente ed amministrativamente necessari sono stati adottati dai competenti organi comunali, a partire dal R.U.P. primo soggetto deputato a pronunciarsi, a seguito della verifica negativa pervenuta in data 11/04/2014,
  4. Premesso che anche la locuzione “l’esame dei percorsi amministrativi da attivare anche attraverso parere legale” denota o la incapacità di individuare procedure ed atti previsti e disciplinati dai documenti di gara o la volontà di sottrarsi ai compiti di R.U.P., quali percorsi amministrativi siano in corso e se siano stati richiesti pareri legali con un dispendio di risorse comunali che non appare giustificato,
  5. Premesso che si configura, in base agli atti di gara, il grave inadempimento dell’appaltatore con conseguente risoluzione in danno se siano state avviate le procedure per l’incameramento della cauzione definitiva prestata dall’aggiudicataria e che dovrebbe essere pari al 10% dell’importo contrattuale,
  6. Se l’Amministrazione Comunale e la dirigente del settore competente non abbiano preso cognizione che i tempi per l’esecuzione dell’opera previsti in 720 giorni ad oggi già vanno ben oltre il 31/12/2015 termine di spesa dei fondi europei, con il rischio sempre più concreto di danni economici ingenti per il Comune, per la perdita del finanziamento o di quota parte con conseguente mancato completamento dell’opera,
  7. Se l’Amministrazione Comunale e la dirigente del settore competente non si siano resi conto degli ingiustificati tempi trascorsi senza adeguate e costanti attività da parte del R.U.P., cui sono imputabili tali ritardi fino a prova contraria,
  8. Se non si ritiene improcrastinabile una riorganizzazione degli uffici e dei compiti atteso che l’Arch. Camera cumula funzioni di dirigente di settori importanti  (urbanistica, lavori pubblici, condono, edilizia privata, etc.) e r.u.p. di tutte le opere del Piu’ Europa, del P.U.C. oltre che della riqualificazione della ex-copmes.

 

 IL Consigliere                                                                  Il Consigliere

 

Avv. Mario Santocchio                                        Dott. Cristofaro Salvati