Cava de’ Tirreni: Senatore su ordinanza sgombro

L’ ordinanza anche se errata si rispetta anche se si critica , si censura e si impugna, così come faremo davanti alla Corte Suprema di Cassazione a Roma. Il giudice dell’esecuzione illegittimamente sfugge alla censura della difesa in ordine alla carenza – mancanza assoluta del titolo esecutivo di sgombero e tutto ciò nonostante espressamente lo abbia richiesto alla P.G., senza ottenerlo perché inesistente, e si sostituisce, invece, improvvidamente a lui pur di sgombrare a tutti i costi la casa di  poveri cristi. Oltre alle azioni giudiziarie, come umile avvocato non politico né politicizzato, indossando la sola toga nera, la stessa dei giudici e della giustizia tutta , mi recherò presso tutte le istituzioni, i partiti politici e loro rappresentanti, – (primi fra tutti l’On. Mara Carfagna che ha già aderito all’incontro e l’On.De Luca Vincenzo ), – specie dai contrari al condono, per sterile ideologia, che è l’unica soluzione logica e reale al drammatico problema , per convincerli tutti , o quantomeno la maggioranza di loro alla riapertura dei termini del condono, – (alla luce anche delle scarcerazioni di circa 4000 piccoli e medi spacciatori delinquenti e dell’imminente provvedimento di amnistia ed indulto per i criminali di ogni risma e specie), – per evitare uno sciopero della fame e della sete di massa che è concretamente all’orizzonte con seri rischi per la incolumità delle persone.

Alfonso Senatore