Regione: Vesuvio, Cosenza “In vigore nuova zona rossa”

Ne dà notizia l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza, alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Direttiva approvata dal presidente del Consiglio dei Ministri il 14 febbraio scorso che stabilisce l’area da evacuare in via cautelativa in caso di ripresa dell’attività eruttiva, e individua i gemellaggi tra i Comuni della zona rossa e le Regioni e le Province Autonome che accoglieranno la popolazione evacuata.“Entro 45 giorni, il Dipartimento Nazionale di Protezione civile, d’intesa con la Regione Campania e sentita la Conferenza Unificata, fornirà indicazioni alle componenti e alle strutture operative per aggiornare le pianificazioni di emergenza in caso di evacuazione della zona rossa. Per farlo, queste avranno quattro mesi di tempo.“La nuova zona rossa – ha ricordato Cosenza – comprende i territori di 25 comuni della provincia di Napoli e di Salerno, ovvero 7 comuni in più rispetto ai 18 previsti dal Piano di emergenza del 2001. Alcuni comuni della nuova zona rossa sono stati considerati interamente, sulla base dei loro limiti amministrativi; per altri, i Comuni stessi, d’intesa con la Regione, hanno individuato solo una parte di territorio. “Le disposizioni in vigore da oggi  riguardano:  l’area da sottoporre ad evacuazione cautelativa  per  salvaguardare le vite umane dagli effetti di una possibile  eruzione,  soggetta  ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici (zona rossa  1)e di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli  didepositi di materiale piroclastico (zona  rossa  2),  ed  individuatacomplessivamente quale «zona rossa»; l’assistenza alla popolazione dell’area  vesuviana  cautelativamente  evacuata, che viene attuata anche ai gemellaggi, ossia all’accoglienza garantita da altre Regioni e province autonome; le indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza.”

La zona rossa è l’area da evacuare cautelativamente in  caso  di  ripresa  dell’attività  eruttiva  del Vesuvio, in quanto ad alta probabilità  di  invasione  da  parte  di flussi piroclastici ed elevato  rischio  di  crolli  delle  coperture degli edifici per accumuli di  depositi  di  materiale  piroclastico. Comprende 25 comuni delle province di Napoli e Salerno ed in particolare, per intero i territori  dei  comuni  di:  Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa  di  Somma,  Ottaviano,  Palma Campania,   Poggiomarino,   Pollena   Trocchia,   Pompei,    Portici, Sant’Anastasia, San Gennaro Vesuviano, San  Giorgio  a  Cremano,  SanSebastiano al  Vesuvio,  San  Giuseppe  Vesuviano,  Somma  Vesuviana,Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, e Scafati e parte dei territori dei comuni di: Napoli (parte  della  circoscrizionedi Barra – Ponticelli – San Giovanni a Teduccio),  Nola  e  Pomigliano d’Arco (enclave nel territorio di Sant’Anastasia).