Sos dalla cupola di San Pietro!

di Rita Occidente Lupo

Il messaggio del Papa all’Angelus, sulla pagina evangelica del cieco nato,  invito lapidario contro il fariseismo. Monito alla coerenza di vita cristiana, per una sequela, trainante consensi! Forse, il perchè di tanta confusione odierna, proprio nello smarrimento dei valori di un tempo, dicono in tanti, che tenevano uniti i nuclei, parametrando l’agire umano. Patria, famiglia e religione! Partendo dall’ultimo elemento della trilogia, proprio in tale ambito  lo scetticismo l’ha fatta da padrona. Con numerose conseguenze, spacciate per tutela dei diritti umani! Il Vangelo, con la Via, Verità e Vita di salvezza, intramontabile! Contraltare, lo spaccato millenario, con una sfilza di problematiche in ogni campo. Quella occupazionale, a tappeto quotidiano. Chi si toglie la vita, agendo contro la propria identità da sopprimere e chi pensa di farla finita, sterminando i propri affetti. In una fragilità dell’equilibrio, psicologi a tutta forza, per tentare d’aiutare chi non ce la ad andare avanti  in una giungla d’intenti. Proteste a tuttocampo, arma  dei più creativi esasperati. E dei più disperati, costantemente coartati nel proprio dirittto costituzionale al lavoro. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro!” Reminiscenze ormai, affidate soltanto ad ingialliti manuali storici o a postille di educazione alla cittadinanza attiva, da trasmettere alle nuove generazioni tra i banchi scolastici. Fuori da certe assisi, la “fame” occupazionale. La ressa manzoniana, in una Milano oggi ubicata in ogni area dello Stivale! Chi addirittura tenta scalate “sacre”, piccando protagonismo e tentando l’altezza non solo della cupola di San Pietro. Marcello Di Finizio, imprenditore triestino, alla cronaca del momento non per la scalata dell’Everest, ma per quella del Cupolone, in cerca d’attenzione da parte di Napolitano. La quarta volta per l’uomo, costantemente defraudato di diritti sociali, vessato da tasse e crisi. In attesa che il suo eclatante gesto sortisca  frutti attesi, la pia speranza che la morsa serrante la categoria, non spirale letale senz’appello!