Salerno: Ordine Architetti, meeting design

Con Gino Finizio come ospite d’onore, sabato 22 febbraio, alle ore 16, al Teatro Verdi di Salerno, avrà luogo il grande meeting che attirerà esperti di design, architetti, artisti e grafici pubblicitari, ma anche imprenditori, industriali, le realtà produttive del territorio. Innovazione e qualità estetica per un rilancio forte della produttività: il tema è questo, l’incontro è organizzato dall’Ordine degli Architetti e dal Comune di Salerno. Prosegue così il percorso di attenzione al design, avviato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Salerno, presieduto da Maria Gabriella Alfano, già nel novembre del 2012, con il convegno sul tema “Valore estetico, ricerca e innovazione tecnologica: elementi chiave della competitività” e ancora prima con la rubrica dedicata al design sulla rivista Progetto, il trimestrale dell’Ordine. Il progetto finale è la realizzazione di un laboratorio di design a Salerno. “La giornata di studio si propone l’obiettivo di introdurre il vasto pubblico al design – è scritto nell’invito – per farne comprendere l’importanza, quale elemento strategico per l’innovazione della piccola e media impresa, delle società di servizio e come opportunità per i giovani progettisti, creativi e artisti del salernitano, pronti ad intraprendere le attività creative nel contesto globale . I relatori interverranno su temi di grande attualità come l’industrial design, il transportation design, il fashion design, nonché la nutrizione, il benessere dell’uomo e la sostenibilità dei prodotti industriali in armonia con la natura . Si indagheranno le linee guida del disegno contemporaneo e dell’eccellenza del fare italiano”. Gino Finizio porta nella sua Salerno Lapo Elkan, che parlerà di design e made in Italy. Ma tanti altri saranno i relatori qualificatissimi: da Carmine Gambardella ad Arturo Dell’Acqua Bellavitis; da Adolfo Senatore a Matteo Conti; da Elmer d. Van Grondelle a Giulio Ceppi; da Francoise Croze Scardulla a Daniela Aleggiani, tutti docenti ed esperti di comunicazione integrata che saranno moderati da Stefano Casciani, direttore della rivista Disegno, la nuova cultura industriale. Nella seconda parte della serata interverranno Alessandro Finetto, Pietro Palladino, Masaya Hashimoto, Pietro Camardella, Giuseppe Bonollo, Roberto Porcari, Massimo Debenedetti, Giovanna Talocci. Poi la nuova generazione del design: con Lapo Elkan, Federico Battistoni, Luca Rubinacci, Flavio Manzoni. Le conclusioni sono affidate al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Gino Finizio è uno dei maggiori sostenitori della necessaria integrazione tra cultura d’impresa e cultura del design, che in tal senso opera da anni nell’ambito dell’industrial design, design management, transportation design, interior design e fashion design e che a Salerno è nato il 10 marzo del 1941. Il suo pensiero di base è produrre utilità, evitando il superfluo, in armonia con la natura e con l’esigenza del territorio: il design sociale. Nel suo ultimo libro, “Minimo & Sostenibile”, Finizio declina questo concetto in tutti i campi. Diviso in sette capitoli (Aria, Analisi, Attori, Attività, Architettura, Auto, Artificio) il libro raccoglie numerosi contributi teorici di protagonisti del settore e centinaia di esempi virtuosi di prodotti e processi del design più attento ai valori della sostenibilità. Del passato e di oggi. “Ci rivolgiamo al mondo dell’imprenditoria – ha detto il Presidente dell’Ordine degli Architetti Maria Gabriella Alfano – e a quello delle piccole e medie imprese, e a tutte le realtà produttive della nostra provincia. Vogliamo fare di Salerno un polo di eccellenza nella ricerca e nell’ideazione di oggetti caratterizzati da buon design. Il design del futuro, dedicato a prodotti che rendano migliore la nostra vita, oggetti realizzati con materiali innovativi e con cicli di produzione non inquinanti. Con il prezioso contributo di Gino Finizio – ha concluso la Alfano – vogliamo realizzare a Salerno un laboratorio di design, collegato con realtà simili italiane ed estere”.